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Altra Lettera di Notizie varie
A Luisa Mastraca, — a Venezia.
Cara Luisa.
Perchè debbo io sforzarvi a mantenere la promessa di scrivere in versi quando ricevo per somma grazia che mi scriviate anche in prosa? So benissimo che senza l'estro o non si può verseggiare o si fa male; nè intendo di scrivervi per darvi disturbo, ma solamente per avere il piacere di scrivervi. A me basta che non vi sia discaro il ricevere e leggere i miei capricci, e mi trovo contentissimo. Se domani avrò la lettera francese che mi promettete, la vedrò volentieri ; se non l'avrò, dirò: Ella non ha potuto, e pazienza! Poco tempo andrà ancora che io vi rivedrò. Fin qui sono cambiati i giorni della nostra partenza tre volte. Finalmente si dice che ci partiremo domenica; ma io noi crederò se non si monta in carrozza e non si parte. Saluto intanto la Brenta per parte vostra, la quale mi risponde che vi vedrebbe molto volentieri ; ma non vi consiglierei a desiderarla, perchè la vedreste tutt' altra da quella che 1' avete veduta. Essa è gonfia e torbida, e poche persone s' incontrano. Da lunedì in qua siamo stati sempre in casa, o a passeggiare fra i muricciuoli che sono davanti alla casa. Ho una voglia di fare quattro passi a mio modo con queste mie pertiche di gambe, che mi sento a morire. Intanto conservatevi. Io sono alquanto migliorato. State sana voi; e salutate tutti, cbè io sono
Mira, li Luglio 1755.
vostro affezionatÌ8sjmo Gaspare Gozzr.