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Altra Lettera di Consolazione
Alla N. D. Sig/ Rosa Costa — a Ravenna.
Cara Sorella.
Noi non dobbiamo piangere del nostro fratello, che ora sarà certamente con Dio a raccogliere il premio delle sue rare virtù, ma dobbiamo dolerci di noi stessi. Voi, perchè avete perduto il compagno della vostra vita; io, perchè non ho avuto il contento, dopo tanti .anni, di rivederlo almeno una volta prima dell* ultima sua dipartita. Dogliamoci dunque, chè ci dogliamo a ragione; ma pensiamo che nel nostro dolore ci rimane un conforto, che è questo. Siamo già vecchi, o cara sorella, e non passerà molto tempo che ci riuniremo a lui per non separarcene mai. Cosi giova sperare. Fate di racconsolare nostra madre, che certamente sarà afflitta; e vogliatemi bene. Addio.
Da Bologna, il 21 aprile 1834.
Vostro aff.mo fratello Paolo Costa.