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LETTERA DI CONDOGLIANZA
Alla Contessa Aurelia Sanseverino.
L'improvvisa morte del Conte, tìglio di V. S. Ill.ma e mio Signore, mi ha posto in dubbio, già son due mesi, se io doveva, scrivendole, trattar del mio dolore o del suo conforto. Scriver del mio dolore era crescere e rinnovar quello di Vostra Signoria Illustrissima, cercar di confortarla non era peso per le mie forze nè per la mia modestia, massimamente che nell' interesse comune per questa perdita, fa bisogno di consolazione a me non meno che a Lei. Conforti dunque e V. S. e me la vita del signor Amerigo suo figliuolo, nella quale V. S. come madre, io come ser,vo dobbiamo pigliare quella speranza, che promettono i costumi suoi nobilissimi, e in essa compensare questi danni con le speranze future, le quali Nostro Signore accresca con la vita di Vostra Signoria Illustrissima.
Di Firenze.
Vincenzo Martelli.