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tere. Gli è tanto il dolore che io sento, Signora mia Eccellentissima, che siccome ho confuso l'animo, così questo lettere saranno confuse dal mio non saper dire il bisogno mio. Vostra Eccellenza conoscerà la grandezza dell' affanno. E pregando Dio per la sua felicità, farò fine.
Di Roma, 1556.
Torquato Tasso.