92 - CAPITOLO II.
Adunque, considerando k col segno esplicito: il resto della divisione di una funzione intera f{x), per una funzione di
primo grado hx + k della stessa lettera, è f ; per cui
f(x) = q(x).(hx + +
Questo teorema può dimostrarsi direttamente in un modo semplice: infatti, essendo f{x) = q(x). {hx + le) r un' identità, sarà soddisfatta
k 1 k\ quando in luogo di x si ponga ± ; ma così si ottiene f ( ± j = r,
± k /± k\ perchè h + k = 0, mentre q I I non può essere un simbolo destituito di significato; dunque, ecc.
Si può quindi calcolare il resto r, indipendentemente dai coefficienti del quoziente; ma in generale, dovendo per ciò determinare parecchie potenze di gradi 8°, 4°,.....è più agevole formare il resto colle operazioni successive del n. 61.
Esempi. 1°. f(x) = 3a>4 5x3 + 2x 1,
4 ^lì3 l 2I_,_1_12__1
2 j 2 16 16 16'
2
S ' 2 trovato.
/¿\ /0\ 04 IO 03 0 2 A
2». Nell'esempio 3» del n. 65, W ;jJ = f (f) = ¥ - ~ % ~ + p + j %
, 32/9 13, \ 3 32 / 4 \ T+ / 2H 4 IJ 3= 3'come Slera
7 !. Essendo (70) f{x) = q {x). {hx - k) ^h f (,), ove k ^ 0,
h> 0 (69), si ottiene (55, a)): f(x) - f (,) = {hx - k) . g (»);
(k\
cioè, la differenza f{x) f M è divisibile per hx k.
Inoltre dal n. precedente si ricava: affinchè una funzione f{x) sia divisibile per hx k, è necessario e sufficiente che
sia f ^j = 0 identicamente.
In generale, affinchè una funzione f {x) di grado m sia divisibile per il prodotto di s (s m) funzioni lineari hix h, h»x k2, ...., ha x k, , nelle quali almeno tutte le h o