Stai consultando: 'I complementi dell'algebra elementare. Parte I. Teorie', S. Ortu Carboni

   

Pagina (77/482)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (77/482)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




I complementi dell'algebra elementare.
Parte I. Teorie
S. Ortu Carboni
Raffaello Giusti Livorno, 1900, pagine 467

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   1 funzioni di variabili Beali.
   63
   è soddisfatta, verificata dai valori che rendono /'uguale ad /'; come per due numeri generali (2).
   Adunque, l'identità è una uguaglianza fra due funzioni, che sussiste quali si sieno (in generale) i valori particolari attribuiti alle lettere contenute nei due membri.
   È chiaro che, se per qualche valore o sistema di valori delle variabili e delle costanti f ed f si presentassero come simboli privi di significatolo), per quel valore o per quel sistema di valori non sussisterebbe più l'identità.
   o minore di f' e che l'inidentità è soddisfatta, verificata dai valori che rendono f maggiore o minore di /'; come per due numeri generali (2).
   Adunque, l'inidentità e una ineguaglianza fra due funzioni che sussiste, quali si sieno (in generale) i valori particolari attribuiti alle lettere contenute nei due membri.
   È chiaro che, se per qualche valore o sistema di valori delle variabili e delle costanti f ed f' prendessero il valore 0 o si presentassero come simboli privi di significato (50), per quel valore o per quel sistema di valori non sussisterebbe più l'inidentità.
   Due funzioni, razionali od irrazionali, se identiche (52), evidentemente sono equivalenti e possono costituire i membri di un'identità; ma non si può affermare, senza averlo dimostrato prima, che viceversa due funzioni equivalenti sieno identiche: dimostreremo che ciò avviene per due funzioni intere rispetto ad una lettera (68) e vedremo anche (70-71) che le altre funzioni, quando sieno equivalenti, possono ridursi identiche, se non si presentano tali.
   Posta la definizione pre\ cedente, niente vieta che uno od entrambi i membri della (1 sieno espressioni costituite da sole costanti o, meno generalmente ancora, combinazioni di numeri particolari: pertanto, la più semplice identità sarà l'uguaglianza di due numeri generali o particolari, ad es. a = a, 7 = 7.
   Posta la definizione precedente, niente vieta che uno od entrambi i membri della (1 sieno espressioni costituite da sole costanti o, meno generalmente ancora, combinazioni di numeri particolari: pertanto, la più semplice ini-dentità sarà l'ineguaglianza di due numeri generali o particolari, ad es. >
   a'^l, 15 >12,-
    % 9 < 36.