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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327
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CHI SI AIUTA DIO L* AIUTA
un fanciullo, non gli venne mai meno la fermezza e il coraggio, e cieco ed infermo com' era pose fine alla sua vita letteraria con le seguenti nobili parole: « Se, come credo, l'interesse della scienza è anfloverato fra i grandi interessi nazionali, io ho dato alla mia patria tutto ciò che il soldato mutilato sul campo di battaglia le dà. Qualunque possa essere la sorte de'miei lavori, quest'esempio non andrà, confido, perduto. Vorrei servisse a combattere quella specie di fiacchezza mortale che è la malattia della generazione presente, a ricondurre sulla diritta via della vita alcune di quelle anime snervate che lagnansi di aver poca fede, che non sanno cosa fare, e cercano in ogni dove, senza trovarlo, un oggetto di ammirazione e di culto. Perchè affermare con tanta amarezza che nel mondo , costituito com'è, non ci sia aria per tutti i polmoni, occupazione per tutti gli spiriti? Non v' ha forse lo studio tranquillo e serio? non v'ha un rifugio, una speranza, un campo accessibile a noi tutti ? Con conforto siffatto passano i giorni cattivi senza sentirne il peso. Ciascuno può formare il proprio destino e adoperare nobilmente la propria vita. Questo è ciò che io ho fatto e continuerei a fare -se avessi a ricominciare la mia carriera; io sceglierei ciò che mi ha condotto dove io sono. Cieco e ammalato, ¦senza speranza e all'orlo della vita, io posso porgere questa testimonianza che in me non parrà sospetta: Avvi nel mondo cosa migliore dei godimenti sensuali, migliore delle ricchezze, migliore della salute stessa — è la devozione alla scienza. »
Coleridge somigliava per molti rispetti a Constant. Egli era dotato di consimili doti brillanti, ma privo di fermezza. Nonostante le sue grandi facoltà intellettive •egli non amava il lavoro continuo e indefesso. Manca-vagli altresì il senso della virile indipendenza, e non gli pareva riprovevole lasciar che la moglie ed i figli