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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CHI SI AIUTA DIO L'AIUTA.
   evitansi in gran parte. Spesso la migliore educazione possibile è quella che uno dà a sè medesimo nel tempo stesso -che attende alle occupazioni della vita pratica. L'introdurre idee per la testa altrui, senza saper farsele proprie •e utilizzarle, non fa bene all'uomo' più di quello che porre in un baule oggetti di cui non occorre servirci. « Non basta, dice Locke', rimpinzarci di idee e di cognizioni; bisogna digerirle bene, se vogliamo che le ci dieno un sano e succoso nutrimento. » Ciò, che ci viene insegnato -da altri è sempre assai men nostro di ciò che acquietiamo mediante i nostri sforzi diligenti e perseveranti. Il capere acquistato col lavoro diviene un possesso, una proprietà nostra, nostra intieramente. Ci rimane una grande vivezza e permanenza d'impressione, e i fatti per tal modo acquistati s'imprimono nella mente in modo incancellabile. Questa specie d'istruzione sveglia inoltre le facoltà mentali e però ne sviluppa l'energia. Lo scioglimento d'un problema fatto da sè solo agevola quello d'un altro, e per tal modo l'istruzione si converte, come suol dirsi, in succum et sanguìnem. Lo sforzo personale, attivo, spontaneo, ecco la cosa essenziale ; e non vi hanno agevolezze, nè libri, nè maestri, né lezioni che vi possan supplire. Questo spirito di attività spontanea, se trasfuso nell'istruzione che noi diamo a noi medesimi, rende l'insegnamento qualche cosa di vivo, che compenetra 1' uomo tutto quanto, gli conferisce uno stampo distinto nella mente e promuove attivamente la formazione di giusti principii e di buone abitudini di condotta. I migliori insegnanti riconobbero l'importanza dell'istruzione autodidattica e dello spingere di buon'ora lo studioso ad istruirsi mediante l'esercizio attivo delle sue facoltà. Essi apprezzano più Xindirizzo delle facoltà mentali che l'insegnamento orale, e studiansi di far partecipare attivamente i loro allievi all'ammaestramento. In tal guisa adoperò