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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CHI SI AIUTA DIO L'AIUTA.
   ad un fine, ed aspettare con pazienza i risultati. Buffon disse che la Pazienza è il Genio, volendo significare con ciò che la potenza de'grandi uomini consiste principalmente nella loro potenza di lavorare continuamente e aspettare. Ogni progresso serio è lento ; ma a chi lavora di cuore e con fermezza il guiderdone non può mancare a tempo debito. « Il coraggio e l'industria, dice Sharpe, avrebbero dovuto disperare, e il mondo sarebbe rimasto stazionario e disadorno, se gli uomini avessero paragonato l'effetto di un sol colpo di scalpello con la piramide che si voleva innalzare, o di un sol colpo di mazza con la montagna che si voleva spianare. » Applicandoci del continuo a rette occupazioni, non potremo non avanzare costantemente, quantunque inconsciamente. Grado grado lo spirito d'attività esercitato nei rami elementari dell'educazione passa ad oggetti di maggior dignità e di più ampio profitto. E dobbiamo operare sempre, giacché 1' opera dell'educazione propria non è mai finita. « Essere occupato, dice il poeta Gray, è esser felice. » « È meglio consumarsi che arrugginire » osserva il vescovo Cum-berland. « Non abbiam noi 1' eternità per riposarci ? » scrisse il grande Arnauld a Nicole. E l'energico Marnix di Sant'Aldegonda avea per divisa : « Il riposo altrove 1 » Segno di pochezza del lavoratore è, l'impazienza del risultato. Ci sono uomini che, per essere appagati, vorrebbero sempre vedere i risultati immediatamente. E accade loro come ai fanciulli avidi di veder crescere i semi sparsi, che son capaci di schiantare le piante per yedere i progressi che fanno. Ma l'uomo che semina e pianta dee aspettar con fede e pazienza, aspettar la benefica primavera, l'estate e l'autunno che devono sopravvenire. A volte dee anche contentarsi col pensiero che i suoi figliuoli soltanto godrannosi il frutto. Alcuni giovani, in una favola di Lafontaine,pongono in canzonella un vecchio