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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CHI SI AIUTA DIO L'AIUTA.
   clie chiamasi ispirazione, ma nello studio e nel lavoro soltanto. « L'eccellenza, diceva egli, non è mai accordata all'uomo se non in guiderdone del lavoro. Se siete forniti di grande ingegno, lo studio lo accrescerà, e se' avete ingegno mediocre, lo studio supplirà ad esso. Nulla è negato al lavoro ben diretto, e nulla ottiensi senza di esso. Sir Fowell Buxton, che lavorava in un campo diverso, aveva anch'egli la stessa credenza nella potenza dello studio e nu-driva la modesta e feconda idea di poter fare cosi bene come gli altri, purché egli adoperasse il doppio del tempo e del lavoro che agli altri bastava. Egli poneva grande fiducia nei mezzi ordinarli e nell' applicazione straordinaria. Il genio senza il lavoro è certamente un oracolo muto, ed è fuor di dubbio che gli uomini di genio sublime emersero invariabilmente dalla classe degli uomini laboriosi e perseveranti, non consistendo la loro superiorità che nel lavorare più intensamente e più efficacemente degli altri.
   Il punto principale in fatto di studii è di rendersi padroni del soggetto prescelto, di giungere a possederlo a fondo e in tutte le sue parti. Francesco Horner, quando volle stabilirsi certe norme per la sua propria educazione, mise in prima linea di applicarsi ad un solo oggetto finché arrivasse a padroneggiarlo intieramente ; egli leggeva pochi libri e buoni, nulla avendovi che più sfiacchi e svogli la mente quanto il leggere molti libri superficialmente e senza un sistema. Il vero valore del sapere consiste non nella sua quantità, sì nella sua qualità e nei buoni usi cui puossi applicare. Quindi una discreta erudizione, ma solida ed esatta, è sempre più vantaggiosa per fini pratici che non una vasta ma superficiale. È in parte vera la frase comune che ai nostri giorni la scienza sia molto diffusa, ma questa diffusione è poco profonda, e sott'essa nascondesi una grande ignoranza. Mai non si lessero tanti libri e si studiarono meno: e cresce di giorno in giorno