Stai consultando: 'Chi si aiuta Dio l'aiuta Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi', Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)

   

Pagina (269/345)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (269/345)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   842
   CHI SI AIUTA DIO L'AIUTA.
   senato; ed ancor pochi giorni prima della sua morte egli montava a cavallo e si dilettava della caccia. Quanto a Lord Brougham corrono per le bocche di tutti vere leggende sulle sue enormi potenze fisiche e sulle sue sterminate fatiche come intorno ad un Ercole ; e rispetto ad esso ed alcuni altri della sua classe è vera in gran parte l'osservazione del Times che « la grandezza de'nostri grandi uomini dipende tanto del corpo quanto dalla mente. » Infatti nell' uomo fisico giace latente l'uomo intellettuale, come è vero che per mezzo degli organi corporei l'anima lavora. « Il corpo, osserva il vecchio Burton, è il domicìlium animae, la sua stanza, il suo albergo, la sua dimora; e in quella guisa che una torcia tramanda una luce più viva od un odore più grato secondo la materia ond'è composta, così l'anima nostra adempie bene o male le proprie funzioni secondo che sono disposti i suoi organi; o, per usare un altro paragone, come il vino conserva il sapore della botte ov'è rinchiuso, così l'anima riceve le qualità del corpo ove risiede. »
   Walter Scott, mentre studiava all'università d'Edim-borgo, quantunque fosse sopranominato il gran baggeo, era, nonostante il suo zoppicare, un giovane di salute e forza straordinaria, e gareggiava col miglior pescatore della Tweed nel vibrar lo spiedo al salmone, e col più destro cavalcatore nell'inforcare un cavallo. Nella sua susseguente laboriosissima carriera letteraria egli non tralasciò mai i suoi esercizi fisici ; e mentre scriveva Waicerley il mattino, si ricreava il dopopranzo correndo a caccia del lepre. Il prof. Wilson era un vero atleta, e il poeta Burns, nella sua giovinezza, era assai valente nel pugillato e nel salto. Parecchi de' primari teologi inglesi segnalaronsi nella loro giovinezza per energia fìsica. Isacco Barrow era celebre nelle gare pugilistiche, del pari che Andrea Ful-ler e Adamo Clarke per 1' abilità a lanciar grosse pietre.