Stai consultando: 'Chi si aiuta Dio l'aiuta Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi', Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Pagina (266/345) Pagina
Pagina (266/345)
Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327
educazione fisica ed educazione morale. 257
è incompatìbile con la più sublime coltura intellettiva: tutt' al contrario. Apprendere per esempio qualche lavoro manuale, qualche mestiere è ottimo rincalzo all'educazione, giacché ciò insegna ai giovani l'uso delle loro braccia e delle mani, gli avvezza ad un lavoro salutare, addestra le loro facoltà alle cose tangibili, e trasfonde in essi l'abitudine degli sforzi fisici perseveranti. È senza dubbio un vantaggio, che le classi operaie hanno sopra le classi agiate, quell'essere per tempo nella necessità di applicarsi ad un lavoro meccanico, grazie al quale acquistano la destrezza manuale e il pieno uso delle loro facoltà fisiche. Insomma il grande vantaggio delle classi operaie non consiste già nella necessità del lavoro, ma nell'abuso *del lavoro al quale queste classi sono impiegate troppo esclusivamente con detrimento delle loro facoltà morali e intellettuali. Nel tempo che ai giovani delle classi ricche s'insegnava a considerare il lavoro come cosa servile, e quindi a disprezzarlo e fuggirlo, ed a crescere in una completa ignoranza di ogni cosa utile, — si tollerava che le classi povere, rinchiuse nella cerchia dei loro laboriosi mestieri, restassero in un numero infinito di casi assolutamente digiune di lettere. Or sembra possibile evitare e l'uno e l'altro di questi mali con una felice combinazione dell' educazione fisica e dell' educazione intellettuale, ed in tutti i paesi si osserva còme vada estendendosi questo sistema alternato d' educazione.
La fanciullezza di Newton offre un bell'esempio del vantaggio che reca l'addestrarsi di buon'ora ne' lavori manuali. Quantunque non molto diligente nello studio, egli era assiduo nell'uso della sega, dei martello e dell'ascia, nel far modellini di mulini a vento, carnicci e macchinette d' ogni fatta ; e questo gusto si radicò tanto in lui, ci ~ anche più tardi si dilettava a far tavolini e tazze di le pe'suoi amici. Smeaton, Watt eStephenson erano anch'
chi si aiuta dio l'aiuta.