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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327
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CHI 81 AIUTA DIO li' AIUTA
non in quanto contribuiscono a'suoi fini. TògKéte un foglio dal libro mastro d' uomini cosi fatti, e vof avete la loro vita. Narrasi di un moderno uomo d'affari, galantuomo del resto, che passò la vita principalmente ad ammassar danaro, e sul letto di morte si rivolse alla sua figliuola prediletta esclamando solennemente : « Non fu un errore ?... » Egli stava pensando al bene che gli altri uommi avevano fatto, e che anch'egli avrebbe potuto fare, se non fosse stato troppo assórto nell'arricchire ; egli ravvisava l'error suo quando non poteva più rimediarvi.
Il successo materiale che si ottiene con l'accumulazione del denaro è senza dubbio una cosa abbagliante; e tutti gli uomini sono naturalmente più o meno ammiratori di simil successo. Ma, quantunque gli uomini destri , accorti, perseveranti e senza scrupoli spingansi innanzi nella palestra della vita, è possibile però che non posseggano la menoma elevatezza di carattere, nò una particella di vera grandezza. Colui che non riconosce logica più 'sublime di quella dello scellino può divenire un uomo ricchissimo e rimanere nell' istesso tempo una creatura sommamente povera. Imperocché le ricchezze non sono per niun modo un segno di valore morale, e il loro splendore non serve spesso che ad attrarre l'attenzione sull' indegnità del loro possessore r come la luce della lucciola sulla schifezza del vermic-ciattolo. « Nella morale, dice Lynch nelle sue belle Lezioni sul Self-Improvement, un penny può valere più d' una sterlina — può rappresentare maggiore industria, maggior nobiltà di carattere. Il danaro, frutto di anni pazienti di onesto e coscenzioso lavoro, ha invero un gran valore. Ma né le doti né il valore d'un uomo si misurano col suo danaro. Se ha una borsa grossa e un cuor magro, vasti possessi ed un'intelligenza piccina, a che gli