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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   chi 81 aiuta dio li' aiuta
   all' improvviso, non li lasci nel bisogno ; egli non può trascurare questo suo dovere senza esporli alla miseria, e senza rendere sè stesso disprezzabilissimo.
   Considerati sotto questo aspetto, il guadagno onestò e il buon uso del danaro sono importantissimi. Il danaro bene acquistato rappresenta infatti l'industria paziente, lo sforzo perseverante, la tentazione vinta, la speranza ricompensata; — e il danaro ben impiegato è indizio della prudenza, della previdenza e dell'abnegazione ; vere basi di un carattere virile. Benché il danaro rappresenti una quantità di oggetti che non hanno utilità nè valore reale, esso rappresenta pure cose che hanno valore grandissimo, il nutrimento, il vestito, il benessere, e, ciò che non è men prezioso di tutto questo, il rispetto di sè medesimo e l'indipendenza personale. Cosi un risparmio qualunque è per l'operaio una barricata contro il bisogno, la quale gli assicura un punto d'appoggio, e gli permette di aspettare, allegramente anche e con isperanza, la venuta di giorni migliori. Ma l'uomo per cui il bisogno è un precipizio sempre aperto sotto i suoi passi, quell'uomo, in verità, si trova in uno stato ben vicino alla schiavitù. Egli non è certo il proprio padrone, essendo sempre in pericolo di cadere sotto il dominio altrui, di accettare a discrezione qualunque patto gli venga imposto; e non può a meno di essere fino ad un certo punto servile, perché non osa guardare fieramente il inondo in faccia, sapendo che nell'avversità dovrà ricorrere all'elemosina pubblica o privata. Finalmente se il lavoro viene a mancargli del tutto, non ha alcun mezzo di andare a cercarlo in altro luogo; egli è inchiodato alla sua parrocchia come l'ostrica al suo guscio ; non può nè viaggiare nè emigrare.
   Or bene, che gran cosa occorre finalmente per acquistare l'indipendenza? Basta la pratica della più semplice economia. E l'economia non esige né un coraggio