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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327
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rara, e costante oculatezza. Era suo costume esaminare di quando in quando le cose apparentemente più abiette, ¦quali le scarpe dei soldati, il biscotto, le marmitte, lo strame, ecc. La sua grande capacità per gli affari senti vasi in ogni parte; e non v'ha un dubbio al mondo che le cause principali de' suoi successi furono la diligenza onde provvedeva ad ogni emergenza e l'attenzione personale che prestava ai particolari Per tal modo ei trasformò un ammasso di reclute in un esercito dei migliori soldati d'Europa, coi quali, egli disse, potevasi tentare in qualunque luogo qualunque impresa.
Abbiamo già toccato della sua potenza ammirabile di astrarre la mente da ogni occupazione, per quanto importante , e di portare la sua energia sopra particolari •di qualche bisogna intieramente diversa. Napier riferisce ¦che nel tempo stesso eh' egli, il Wellington, stava facendo gli apparecchi per la battaglia di Salamanca, esponeva ai ministri 1' inconveniente di fare assegnamento tsopra un prestito. Cosi pure dalle alture di San Cri-stoval, sul campo stesso di battaglia, ei dimostrava l'assurdità di tentare di fondare una banca portoghese ; e •dalle trincee di Burgos egli notomizzava il sistema finanziario di Punchal e dimostrava la follia di tentar la vendita dei beni ecclesiastici, mostrandosi in tutte queste .faccende non men saputo che nelle militari.
Un'altra dote pregevolissima del suo carattere era la sua profonda onestà. Mentre il maresciallo Soult spogliava
t La corrispondenza recentemente pubblicata da Napoleone con =suo fratello Giuseppe e le Memorie del duca di Ragusa confermano pienamente questa osservazione. Wellington vinse Napo» •leone per la superiorità della sua routine. Egli usava dire che, -se sapeva qualcosa, quest'era di saper nutrire un esercito.