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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   APPLICAZIONE, ESATTEZZA, METODO.
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   nelle cose di maggiore importanza, ed acquistò la celebrità, come quel pittore, non trascurando nulla.
   Il metodo è un'altra cosa essenziale, perchè ci porge il modo di compiere molte cose in poco tempo. « Il metodo, diceva il reverendo Riccardo Cecil, è come l'imbal-Jaggio. Un bravo imballatore saprà far stare in una cassa il doppio di cose che uno cattivo ». Cecil era straordinariamente spiccio negli affkri e costumava dire : « Il modo più breve di far molte cose è di fare una cosa per volta»; e però egli non lasciò mai ima cosa incompiuta ¦con animo di ripigliarla a miglior agio. Quando gli affari stringevano, egli preferiva usurpare sulle sue ore •di pranzo e di riposo piuttostochè lasciarli a mezzo.
   La massima di De Witt era come quellla di Cecil: «Una •cosa alla volta ». — « Se, diceva egli, mi occorre spedire un dispaccio indispensabile, non penso ad altro finché non l'abbia finito, e se le bisogne domestiche richiedono la mia attenzione, io mi do tutto ad esse finché non le abbia ultimate. » La speditezza viene dalla pratica. Un ministro francese, notevole per la sua speditezza negli affari e nel medesimo tempo pel suo bazzicare costante nei luoghi di divertimento, richiesto un giorno come potesse accoppiare quelle due cose cosi diverse, rispose: « Semplicemente col non rimandar mai al domani ciò che s'ha a far oggi ». Lord Brougham osserva che un uomo di Stato inglese faceva tutto il contrario e che era sua massima di non far mai oggi ciò che poteva rimandare al dimani. È questa l'abitudine degli indolenti e dei fannulloni, i quali hanno pure il vizio di lasciare che altri faccia quel che dovrebbero fare eglino stessi. Chi vuole rada, dice un bel proverbio italiane, e chi non vuole mandi. Un signore indolente aveva un podere che gli fruttava circa 500 sterline, ed avendo contratto dei debiti ne vendè la metà affittando il rimanente ad un industre agricoltore per lo sdazia ^