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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CHI 81 AIUTA DIO li' AIUTA
   La sola prosperità che abbiam diritto di sperare è ¦quella che ci procacciamo noi stessL La favola delle fa» ticlie d'Ercole è il tipo di ogni successo umano. Ogni giovane dovrebbe di buon'ora capacitarsi che per aprirsi un'ampia via nel mondo ei dee far capitale di sè stesso soltanto e della propria energia.
   E' non è bene per la natura umana trovar troppo agevole la via della vita. Val mille volte meglio esser costretti a lavorare diuturnamente e a vivere parcamente, che aver ogni cosa beli' e pronta fra mano ed un guanciale di piume da adagiarvisi. Pigliar le mosse nella vita con pochi mezzi pare uno stimolo cosi necessario al lavoro, che avrebbesi, stiam per dire, a considerare come una delle condizioni essenziali ed indispensabili al suc-sesso nella vita. Un giudice eminente, richiesto che cosa contribuisse più al successo nel foro, rispose : « Alcuni riescono mercè i loro grandi talenti, altri per alte attinenze, certuni per miracolo. Ma la più parte deve il suo successo all'aver cominciato senza il becco di un quattrino ». Per tal guisa è un detto comune a Manchester che gli uomini più fortunati negli affari sono coloro che cominciano la loro carriera in maniche di camicia : laddove, coloro che cominciano con capitali, generalmente li perdono.
   La necessità è sempre il primo stimolo dell'industria ; e coloro che si conducono con prudenza, energia e perseveranza raro è che non afferrino la meta. Considerata sotto quest'aspetto la necessità del lavoro non è un castigo, ma una benedizione; essa è la radice e la fonte di tutto ciò che chiamiamo progresso aegli individui e civiltà nelle nazioni. È assai dubbio se si possa imporre ad un uomo disgrazia peggiore della soddisfazione compiuta di tutti i suoi desiderii, senza alcuno sforzo da parte sua, e nulla lasciando alle sue speranze e a' suoi desiderii. Il sentimento d' una vita priva di ogni motivo o