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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327
16 OEKIO E GLI AFFARI.
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speciale, prontezza d'azione nei casi imprevisti, capacità d'organizzare i lavori di un gran numero di persone,, finezza di tatto, conoscenza profonda della natura umana,, istruzione continua ed esperienza della vita pratica —. ci riuscirà evidente che la scuola degli affari non è cosL abbietta come vorrebbero darci a credere alcuni scrittori-li signor Helps si è accostato più al vero quando disse che gli uomini consumati negli affari sona quasi altrettanto rari quanto i grandi poeti, e più rari forse che i santi ed i martiri. In vero di niun'altra cosa si può dire come di questa, che: Oli affari fanno gli uomini.
Fu un doppio errore sempre caro agli sciocchi, che gli uomini di genio sieno inetti agli affari, e che il maneggio degli affari renda gli uomini incapaci di lavori che richiedono genio. La storia ci mostra invece che i più grandi uomini non isdegnarono di guadagnarsi la vita con un lavoro onesto ed utile, nel tempo stesso che tendevano ai loro nobili disegni. Talete, il primo dei sette saggi, Solone, il secondo fondatore di Atene, eHyperates,. il matematico, furono tutti eommercianti. Platone, che per la sua saggezza incomparabile fu detto il divino, sostenne le spese del suo viaggio in Egitto vendendo olio dappertutto ove passava. Spinosa, mentre proseguiva con ardore le sue investigazioni filosofiche, si guadagnava il pane ripulendo gli specchi. Linneo, il grande naturalista, menava di fronte lo studio delle piante e la fabbricazione delle scarpe. Shakspeare si mostrò peritissimo nell' amministrazione del suo teatro — pregiandosi forse più delle sue pratiche qualità amministrative che del suo genio drammatico. Pope infatti giudicava che scopo principale di Shakspeare nel coltivar le lettere fosse di procacciarsi: un'onorata indipendenza; ed è un fatto certo ch'egli eradei tutto indifferente alla fama letteraria. Non è noto clà>t desse opera alla stampa d'uà solo de'suoi mirabili dram
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