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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327
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«hi si aiuta dio vaiuta
•del povero negro avevano però attratto l'attenzione di alcuni vicini, i quaH ne fecero tosto avvisato Granville Sharp, già divenuto celebre in Londra come aegrofilo. Bgli ottenne immediatamente un ordine di liberare e ricondurre il povero negro, e reoossi subito a ¦Gravesend, «ve trovò che la nave aveva già salpato per le Dune. Procacciatosi tosto un decreto di cuore e di mano, di cui diè prova Sharp in quest'occasione, mal poteva essere sorpassata,e nonpertanto egli ^accusava sè stesso di lentezza. La causa fti dibattuta davanti Lord Mansfield, la cui opinione era, come abbiam detto, diametralmente opposta a quella di Granville Sharp. Duning, uno degli avvocati del negro, tenendo in mano il trattato summentovato di Sharp, dichiarò davanti la Corte esser egli preparato a provare « che niun uomo poteva essere legalmente tenuto come schiavo in Inghilterra ». Lord Mansfield però volle evitare la questione, » senza proferire sentenza sul principio legale della libertà personale dello schiavo mandò libero il negro, perchè 4'avversario non potè provare che Lewis fosse, nè anche nominalmente, sua proprietà.
Quindi la quistione della libertà personale del negro in Inghilterra rimaneva ancora indecisa; e però Sharp continuò la sua opera filantropica, e mediante la sua attività infaticabile riuscì a liberare molti altri poveri negri. Per ultimo occorse il caso di Giacomo Somerset, scelto, dicesi, vicendevolmente da Lord Mansfield e da Granville Sharp per condurre la grande quistione ad una chiara soluzione legale. Somerset era stato condotto e