un grande filantropo.
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   vivo in capo a dodici mesi: tutti erano morti. Quante volte s'impugnavano le sue relazioni, Hanway pubblicava i nomi dei fanciulli, la data della loro nascita ed ammissione, il tempo che vissero e il nome delle balie. Fece ancora un viaggio attraverso l'Inghilterra per paragonare la mortalità della campagna con quella di Londra; e in ogni dove trovò che i fanciulli poveri perivano a frotte per soverchia agglomerazione, per cattiva ventilazione e per incuria. La pubblicazione di simili fatti e la nota integrità dell'uomo non mancarono di produrre effetto anche sui più indifferenti, e molti asili furono prontamente riformati e migliorati. Nel 1761 ottenne un atto del Parlamento che obbligava ogni parrocchia di Londra a tenere un registro annuo di tutti i fanciulli ammessi, rinviati e morti, e vigilò egli stesso perchè quest' atto fosse scrupolosamente eseguito.
   Egli andava attorno dall'uno all'altro asilo il mattino, e dall'uno all'altro membro del Parlamento nel pomeriggio, per giorni mesi ed anni, sopportando i rabbuffi, confutando ogni obbiezione ed acconciandosi ad ogni capriccio. Finalmente, dopo una costanza ammirabile, e dopo quasi dieci anni di opera indefessa, ottenne un nuovo atto, il quale prescriveva che tutti i fanciulli poveri della parrocchia, invece di esser rinchiusi negli asili, si mandassero a balia fuori, fino all'età di sei anni, sotto la sorveglianza di guardiani eletti triennalmente. I poveri chiamarono codesto l'Atto per mantener vivi i fan-¦ ciulli, e i registri degli anni che lo seguirono paragonati con quelli che il precedettero mostrarono che migliaia di vite furono salvate dall'opera incessante di questo uomo onesto e benefico.
   Dovunque compie vasi un'opera filantropica c'era la mano di Giona Hanway. Uno de' primi atti del Parlamento-inglese per la protezione dei fanciulli spazzacamini fu-