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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   un grande filantropo.
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   pazienti e perseveranti che hanno reso l'Inghilterra il modello delle nazioni, paghi di compiere con energia l'opera loro assegnata e di non lasciare, come dice un poeta, altra memoria che un mondo reso migliore dalle loro virtù. Ei nacque nel 1712 a Portsmouth, ove il padre suo, custode del dock, essendo ucciso per accidente, ei si rimase orfanello in tenera età. La madre trasferissi con la famiglia a Londra, ove mandò a scuola i figliuoli, studiandosi di educarli bene. A diciassett'anni Giona Hanway fu inviato a Lisbona presso un mercante, e la sua operosità, puntualità ed integrità gli procacciarono il rispetto e la stima di quanti il conobbero. Nel 1743 tornò a Londra ed accettò l'offerta di entrare in una casa mercantile di Pietroburgo, che faceva un commercio importante nel Caspio. Egli visitò tutti i punti e scali principali di questo commercio e parti per la Persia con una carovana di venti carri pieni di tessuti inglesi. In dieci giorni giunse da Pietroburgo a Mosca, sette giorni dopo entrò nella steppa e in altri otto giorni afferrò Zuritzen sul Volga. Colà s'imbarcò per'Astracan, e veleggiò alla volta d'Astrabad sul Caspio, ove era appena sbarcato con le sue merci, quando scoppiò un'insurrezione e ne perdè una gran parte, e minacciato nella persona salpò prestamente e riuscì a porsi incalvo a Ghilan. La sua salvezza in quell' occasione gli suggerì la prima idea delle parole ch'egli adottò di poi come motto della sua vita* Non disperar mai. Dopo aver percorse parecchie centinaia di miglia fra tribù ostili, si apprestò a far ritorno, non senza prima investire il danaro, ricavato dalla vendita di parte delle sue merci, in seta greggia che gli fruttò un largo guadagno. Appresso dimorò cinque anni a Pietroburgo facendo un commercio prospero e lucroso.
   Avendogli un congiunto lasciato qualche avere, ed i suoi mezzi essendo ormai bastevoli per far ritorno in