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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   chi si aiuta dio l' aiuta.
   a capriccio, ma sono risoluto di lavorare coli' arco dell'osso per sostentare la donna che amo. »
   Egli andò a Londra, ove prese a pigione un umile quar-tierino e diessi a studiare legge a tutt' uomo, lavorando dalle quattro della mattina sino a notte avanzata, e legandosi intorno al capo un cencio molle per non addormentarsi. Troppo povero per istudiare sotto un avvocato, copiò tre volumi in foglio da una raccolta manoscritta d'atti legali, e i suoi primi guadagni furono tenuissimi.
   Finalmente gli si porse il destro di far prova del grande sapere legale che aveva acquistato con tanto studio. In un caso per cui fu consultato, propugnò un punto legale contro il desiderio dell'avvocato e del cliente ; la sentenza fu contraria, ma egli se ne appellò alla Camera dei Lordi, e Lord Thurlow gliela diè vinta. Neil'uscire, un avvocato di vaglia gli pose la mano sopra la spalla esclamando : « La vostra fortuna è fatta !» E la profezia si avverò pienamente. I suoi progressi furono così rapidi che nel 1783, quando non aveva ancora che 32 anni, fu fatto membro del Consiglio del Re ed eletto membro del Parlamento. Egli si guadagnò i suoi sproni, come si dice, mediante la perseveranza, la scienza, l'abilità diligentemente coltivate, e pervenne grado grado al posto supremo della carriera giuridica — quello di Lord cancelliere d'Inghilterra, cui occupò un quarto di secolo.
   Tale per sommi capi è l'istoria di alcuni nobili Pari d'Inghilterra che dalle più umili condizioni sociali in-nalzaronsi con la sola energia, con l'onestà e la perseveranza nelle file della prima aristocrazia del mondo
   1 L'aristocrazia inglese é in sostanza quella che ha sempre in mano la somma delle cose, e meritamente, essendoché non abbiavi al mondo una elasse più numerosa, più valente nelle armi e nella diplomazia e più saputa in ogni ramo delloscibile. Vedi Emerson, Englith Tradì. (Nota del Trad.)