origine dell'aristocrazia inglese.
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   le illustri famiglie senza poterle però distruggere. I nobili scaduti divennero agricoltori, industriali, meccanici, mescolandosi di bel nuovo con la gran razza operaia da cui originarono
   Per tal modo, non ha molt'anni, l'erede della contea di Perth fu scoperto nella persona di un lavorante nelle-miniere di carbon fossile della contea di Northumber— land, e tutti sanno a Londra che il discendente di Simone di Monfort, primo barone d'Inghilterra, è un sellaio.
   Per la più parte i pari inglesi sono comparativamente moderni, ma l'essere usciti dalla classe industriale non menoma punto la loro nobiltà. Il presente conte di War— wick non discende dal celebre faiseur de rois dell'istoria d'Inghilterra, ma da Guglielmo Greville lanaiuolo; i moderni duchi di Northumberland trovano il loro capo, non nei celebri Percy, ma in Ugo Smithson, mercante di generi coloniali. I fondatori delle illustri famiglie di Darthmouth, Radnor, Dueie e Pomfret furono tutti mercanti od operai del pari che i primi pari di Tankerville, Donner e Coventry. Gli antenati dei conti Romney e di Lord Dudley e Ward erano orafi e gioiellieri; e Lord Dacres era banchiere nel regno di Carlo I, come è banchiere Lord Overstone in quello della regina Vittoria
   1 Qual differenza fra l'aristocrazia inglese scaduta, e quelli» d'Italia, Francia, Spagna, ecc.! Mentre la prima non isdegna ricorrere al lnvoro per rimediare ai colpi della sorte avversa e riconquistare l'antica prosperità, l'aristocrazia latina s'accascia, poltrisce oziando e rende più disgustosa la sua miseria con la. boria insolente (Nota del Trad.).
   2 Anche in Italia un gran numero di famiglie nobilissime & ricche trassero la loro origine dalla mercatura. Le potenti e famose aristjcrazie di Firenze, Venezia, Genova, Pisa furono quasi tutte d'origine mercantile, e l'antica nobiltà italiana rassomi-