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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327
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chi si aiuta dio l' aiuta.
Quantunque la composizione musicale non sia un'arte? in cui gli inglesi abbiano stampato peranco un' orma gloriosa, avendo la loro attività preso altri pratici indirizzi, non mancano però esempi della potenza della perseveranza anche in quest' arte. Arne era figliuolo di un tappezziere, destinato dal padre suo alla professione legale ; ma il suo amor della musica era cosi grande che non potè esser rimosso dal proposito di consecrarvisi. Mentre era impiegato presso un procuratore, non avendo di che pagar l'entrata al teatro dell'Opera, indossava una livrea ed entrava nella galleria assegnata ai lacchè. Ad insaputa del padre fece grandi progressi nel violino, e il primo sentore che ne ebbe il padre suo fti nel recarsi per caso all'abitazione di un signore suo vicino, presso il quale con somma sorpresa e costernazione trovò il figliuolo che faceva la parte di primo violino in una brigata di musicanti ; questo incidente decise della sorte di Arne. Suo padre più non si oppose a' suoi desiderii, e se il mondo perdè un legista guadagnò un musicante di molto gusto e delicatezza di sentimento, che aggiunse parecchie opere pregevoli al repertorio ingtese.
La carriera di Guglielmo Jackson, autore della Liberazione d'Israele, oratorio rappresentato con molto successo nelle città principali della sua nativa contea d'York, porge un altro esempio interessante del trionfo della
mori nel 1864 a Parigi mentre stava per porre in iscena il suo ultimo capolavoro, l'Africaine. Pochi consecraronsi con tanto ardore ed attività all'arte loro come Meyerheer, il quale, tuttoché ricco sfondato, passò la maggior parte de' suoi giorni al pianoforte, menando vita appartata e frugale, o componendo, ritoccando, limando del continuo le sue composizioni. Per tal modo ei ì-iusci a comporre quei grandi, deliziosi spartiti, sopratutto gli Ugonotti, che, a parer mio, tramanderanno il suo nome alla, più tarda posterità. (N. del Trad.).