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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   chi si aiuta dio l' aiuta.
   dei fiori ed altri simili oggetti, che voleva dipingere esattamente dal vero. » In mezzo a questi lavori, a queste lotte, a questi patimenti nobilmente sopportati, scorsero gli ultimi anni di Poussin. Non aveva figli; sua moglie mori prima di lui, ed anche tutti i suoi amici l'avevano preceduto ; di modo che nella sua vecchiaia egli si trovò assolutamente solo, in mezzo a quella Roma si piena di tombe. Morì nel 16G5, lasciando ai suoi parenti di Andelys il frutto de'suoi risparmi, che potevano ascendere a dieci mila scudi, e lasciando dietro a sè, come un legato prezioso fatto al genere umano, i capolavori del suo genio.
   Ary Scheffer, fra i pittori moderni, ci fornisce un esempio egualmente notevole di magnanimo affetto all'arte. Nato a Dordrecht in Olanda, e figlio di un artista tedesco, manifestò di buon' ora pel disegno e per la pittura una attitudine che i suoi parenti si diedero cura di incoraggiare. Egli era ancor fanciullo quando suo padre mori ; sua madre risolse allora, quantunque i suoi mezzi pecu-niarii fossero debolissimi, di stabilirsi colla sua giovane famiglia a Parigi, affinchè Ary potesse approfittare per la sua istruzione artistica dei vantaggi che offre quella capitale. Ma, siccome le bisognava qualche tempo per realizzare il poco che possedeva, pose provvisoriamente Ary in una scuola di Lilla. Durante il soggiorno ch'ei vi fece, la madre gli scrisse una quantità di lettere, nelle quali
   i più serii e più giudiziosi consigli si mescolavano alle più toccanti e più vive espressioni di tenerezza materna. « Se tu potessi vedermi, gli diceva ella in una di quelle lettere, quando bacio il tuo ritratto, e lo lascio per riprenderlo ancora, e con le lagrime agli occhi ti chiamo : mio caro cuore! mio figlio diletto! tu sentiresti allora quanto mi costi il prendere qualche volta un accento di severità, ed il cagionarti qualche istante di dolore. Io nutro sempre la speranza di vederti un giorno uno dei primi pittori