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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   il p0us8in.
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   egli era felice di cedere i suoi quadri al prezzo che gli si offeriva. Ne diede uno rappresentante un Profeta per otto lire, e ne vendette un altro, la Peste dei Filistei, per sessanta scudi, il quale più tardi ne costò mille al cardinale di Richelieu. Per colmo di sventura, fu colpito da una crudele malattia. In una lettera scritta al cavaliere Del Pozzo, che gli venne in aiuto durante i primi tempi del suo soggiorno a Roma, diceva : « Mi faccio ardito di scrivervi la presente, non potendo venire a salutarvi in causa d' una infermità che mi è sopravvenuta, per supplicarvi umilmente di aiutarmi in qualche cosa. Io sono ammalato la maggior parte del tempo, e non ho alcun'altra rendita per vivere, eccetto il lavoro delle mie mani ». Pel signor Del Pozzo terminò il suo Riposo ìiel deserto, bel quadro, il quale.valeva ben più che le anticipazioni fattegli durante il tempo delle sue strettezze.
   Malgrado i suoi patimenti, continuò valorosamente a lavorare e ad istruirsi. Mirando a più grandi successi andò a Firenze ed a Venezia per fortificarvi e render più puro il suo gusto con gli studi più variati e più estesi; ed i frutti di questo lungo e coscienzioso lavoro mostra-ronsi alla perfine nella serie dei grandi quadri eh' egli cominciò allora a produrre, e fra i quali citeremo la Morte di Germanico, V Estrema Unzione, il Testamento di Eudamida, la Manna ed il Ratto delle Sabine. Guardando appunto questlultimo quadro il Marini disse al cardinale Barberini: Ecco un giovane che ha una furia del diavolo. Però la riputazione di Poussin non ingrandi che lentamente. Egli era d'un carattere riservato e fuggiva la società. Lo si riguardava generalmente come pensatore, piuttosto che come pittore. Quando non dipingeva facea lunghe passeggiate solitarie nelle campagne, durante le quali meditava sulla composizione dei quadri.