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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   131 chi si aiuta dio l' aiuta.
   istrumenti del chirurgo, li trovò, come lo erano d'ordinario a que' tempi, pesanti e grossolani. Egli pregò il chirurgo di sospendere l'operazione per un quarto d'ora, corse al suo banco, prese una lama del più fino acciaio, ed in pochi istanti ne trasse un coltello d'una finitezza ammirabile, coli'aiuto del quale l'operazione si fece a meraviglia.
   Fra le statue eseguite dal Cellini le più importanti f«-rono il Giove, in argento, che fece a Parigi per Francesco I. ed il Perseo, in bronzo, che esegui pel granduca Cosimo de' Medici a Firenze. Fece anche in marmo le statue d'Apollo, di Giacinto, di Narciso e di Nettuno. Gli incidenti straordinarii che si verificarono durante la fusione del Perseo possono, meglio che ogni altra cosa, dare un' idea del carattere singolare dell'artista.
   Il granduca aveva esternato l'opinione precisa che non si potrebbe mai fondere in bronzo il modello che gli era stato mostrato in cera; il Cellini, punto al vivo da questa predizione, giurò seco stesso non solo di tentarlo, ma di riuscirvi. Avendo fatto anzitutto un modello di creta, lo fece cuocere e lo ricopri poi di cera che modellò in modo da darle la finitezza d' una statua perfetta. Ricoprendo poi alla sua volta lo strato di cera d'una specie di terra creta, fece cuocere il tutto una seconda volta, e la cera, essendosi sciolta sotto i' influenza del calore , se n' andò, lasciando fra i due strati di creta un grande spazio.libero per ricevere il metallo. Nella previsione degli sconcerti che avrebbero potuto sorvenire, l'operazione della fusione si fece in un sasso scavato immediatamente al disotto dell'alto fornello, da dove il metallo fuso doveva essere introdotto nella forma col mezzo di tubi e di aperture.
   Il Cellini, per non trovarsi preso alla sprovvista nell'operazione che stava per cominciare, aveva fatto una gran provvista di legna di pino, ed essendo stato il fornello