Stai consultando: 'Chi si aiuta Dio l'aiuta Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi', Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)

   

Pagina (122/345)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (122/345)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   lo spagnoletto e michelangelo.
   113
   Tutti questi artisti raggiunsero un alto grado di perfezione a forza di studio, col lavoro, e a dispetto di circostanze assai sfavorevoli. Alcuni arricchirono, ma questo non fu mai il loro scopo; imperocché il mero amor del denaro non basta a ravvalorare 1' artista nella sua camera primitiva di abnegazione ed applicazione. Il piacere proveniente dall' occupazione geniale fu sempre la più preziosa delle sue ricompense; la ricchezza venne poscia, come una conseguenza, un accidente. Molti artisti anteposero nobilmente di seguire l'inclinazione del loro genio al seguire il cattivo gusto dei mecenati.
   Lo Spagnoletto converti in realtà la bella finzione di Senofonte. Dopo acquistato di che vivere sontuosamente, preferì sottrarsi all'influenza perniciosa della ricchezza, e fece volontariamente ritorno alla povertà e al lavoro, Richiesto Michalangelo del suo parere intorno un dipinto esposto da un pittore per guadagno, rispose: « Io credo che costui non farà mai bene finché si mostrerà così avido dì arricchire ».
   Al pari di Sir Joshua Reynolds, Michelangelo aveva una grande fiducia nella potenza del lavoro, e sosteneva che qualunque cosa l'immaginazione concepisca può essere condotta in marmo, sol che la mano sia addestrata ad obbedire strettamente alla mente. Egli stesso era un lavoratore infaticabile, ed attribuiva la sua potenza di consertarsi allo studio, più che non facessero la più parte de'suoi contemporanei, alla sua frugalità ! Un po'di vino e di pane era tutto ciò che gli bisognava per la maggior parte del giorno quando lavorava; e non di rado si alzava nel cuor della notte per ripigliare i suoi lavori. In .siffatte occasioni era suo costume conficcar la candela, al cui lume lavorava, in cima ad un berretto di cartone ohe ponevasi in capo. Alle volte era troppo stanco per ispogliarsi, e dormiva vestito per essere pronto a tor Chi si aiuta Dìo l'aiuta.