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TEORICA
vansi a pag. 213 del nostro manoscritto, e gioverebbe confrontargli con ciò che del Notkero trovasi nel tom. I, pag. 95 e seg., della raccolta del padre Martino Gerbert.
Oddo alve Otho Abbas Clunlaeensis.
1. Incipitur libellus Enchiriadis de musica hoc est Armonica Institutione. (Comincia: Sicut vocis articulate elementarie atque individue partes sunt littere).
Due copie di quest' opera di Oddone trovansi in un Ms. del nostro Liceo, la prima tratta da un codice-delia Bibliot. Malatesta nel Convento di S. Francesco di Cesena, la seconda da un Codice del Capitolo di Pistoia; ma variano fra di loro vorso il fine.
2. Incipiunt Scolicae Enchiriadis Oddonis Abbatis de Arte Musica. J) D. Musica quid est ? M. Bene moduiandi scien-tia etc. (Questo è il principio).
3. Incipiunt secundae Scolicae Enchiriadis Oddonis Abbatis de Arte Musica. (Comincia) : D. Simphonia quid est? M. Dtti-cis quorumdam uocum commixtio etc.
Premessa al primo trattato è la seguente notizia : » S. Oddo ex nobìlibus Francon. secundus Clu-» niacensis Abbas, et primus ordinis Monastici » Nigroruin reforinator, nec non et Congrega-» tionis Cluniacensis primus Generalis, defuncto » S. Bernone, creatus an. 926, praefuit annis 17 » in Abbatia ; in Generalatu vero 13 vel circiter : » et bonis operibus plenus, migravit an. 943, die » 18 Novembris, et Cluniaci sepultus est. (Vide » Arnoldutn Vuion in Ligno Vitae etc. lib. 5, » T. II, pag. 572, 573, et lib. 3, pag. 372, 373, » die 18 et 19 Novembris). »
- Incipit Musica Dni Oddonis. (Comincia): Quid est Musica? M. Veraciter ca-nendi scientia. (Termina) : Quae omnia plenius haec te figura docebit. Reìiqua desunt in codice.
Copia tratta al tempo del P. Martini da un codice germanico e frapposta a trattati d'altri antichi autori.
Odlngtonns IValterus. Fratris Walteri Odingtoni de 'speoulationo inusicae.
Trovasi questo trattato a pag. 182 dell'opera serlp-torum de Musica medii aeri uova sertes, pubblicata dal Coussemaker nel 1861, nel tomo primo.
L'Odington scrisse, questo suo trattatello prima dell'anno 1828, come è provato nella prefazione del Coussemaker al fol. XIV.
Orlandlnl Cesare, Bolognese. Dottrina musicale di Cesare Orlandini, esposta in sei ragionamenti scientifici. Bologna, 1844, pei tipi di Giuseppe Tiocchi e C., in 4° gr., di pag. 430 con tre tavole di esempli musicali nel fine.
Ornltoparens Andreas. Andreae Ornito-parebi Movningensis de arte cantandi
mierologus, libris quatuor digestus, omnibus musicae studiosis non tam utilis quàm nece8sarius, diligenter reeognitus. Coloniae apud Joannem Gymnicum Anno m. d. xxxiii. in 8° obi.
L' esemplare eh' abbiam sott' occhio ha molte annotazioni marginali mss. del tempo dell'autore: fin dal frontespizio sì veggono cotali note a penna, essendo alla parola mierologus sovrapposte quest' altre breuis sermo.
Nella carta segnata 14, è fatta menzione di Michele Geitano, e di Michele Galliculo monaci Cister-ciensi, il primo Priore di S. Martino de Lochen e organista celeberrimo; l'altro ìiarmonicae musicae tanlam peritiam assecutus est, ut summis musicae princlpibus connumerari non inmerito possint.
Oslo Teodato. L'armonia del nudo parlare overo la musica ragione della voce continua nella quale a forza di aritmetiche et di musiche speculationi si pongono alla prova le regole sino al presente stabilite da gl' osservatori del numero della prosa et del verso. - (Ciò si trova impresso in un'antiporta: il susseguente frontespizio è come segue): L'armonia del nudo parlare con ragione di numeri Pitagorici discoperta da Teodato Osio all' Eoc.'no Sig. Don Francesco di Melo. - In Milano, per Carlo Ferrandi - in 8°, con tavolo.
Dalla dedicatoria ricavasi che il libro fu impresso l'anno 1637.
- Cadmeia Seges hoc est Admirandus
humanae vocis ortus natura et vsus a Theodato Osio discursu Mathematico de-monstratus. Adiecto eiusdem Auctoris libello de Arte Historicn. Serenissimo, et Augustissimo Cosmo III Mediceo Magno Hetruriae Principi. - Mediolani, 1653. Typis Ludouici Montine ad Plateam Mercatorum - in 8°. Cinque carte in principio non numerate, poi fac. 176. Il trattato sulla voce ha fine alla pagina 140.
Non volle l'Osio dedicare a veruno questo suo libro, e quindi la lettera d' intitolazione è del tipografo Monza, del quale ancora si vede un lungo discorso al lettore, dove fra l'altre cose ci narra » che l'autore niun frutto ritrasse dal volume » già da Ini pubblicato col tìtolo l'armonia del » lindo parlare, ma che non pertanto spinto » dalla veemenza del proprio genio ad indagare » i profondi arcani del vero, s' atfaticò in me-» ditar l'indole delle cose aritmetiche, geome-» triche, e musicali, e ne allestì un volume di-» viso in due parti, 1' una delle quali versava » sulla teoria, l'altra sulla pratica di quelle » facoltà. Che il presente trattato dovea stani-» parsi a Francoforte dal tipografo Teobaldo » Schenuvetero ; ma che mancò di fede dopo » avere scroccata una somma di denaro all'au-v tore col pretesto di dover far incidere alcune » tavole geometriche e musicali. » Fatto confronto di quest'opera coli'altra intitolata: L'Ar-