.TRATTATI
DI MUSICA 223
Le sopraccitate opere furono collazionate con diversi Codici della Biblioteca Corsini. E siccome in questo manoscritto del Liceo v' hanno duplicate le opere di Guido superiormente indicate, così riscontransi i titoli delle medesime alquanto diversi dai surriferiti, secondo che trovaronsi negli negli antichi diversi codici sui quali si fece la moderna copia che abbiam sott' occhio. Per esempio il Trattato in versi segnato qui a tergo, N.° 2, ha quest'altro titolo: Metrica Domini Guidonis Aretini Pomposiani Monaci Epitome sive Micrologi. — Proemium — Musicorum, et Cantorum magna est distantia etc. Così pure l'altro Trattato: Dialogus Musicae Domini Guidonis Monaci Pomposiani, dopo questo titolo ha un discorso che comincia con queste parole : Petistis obnixe fratres diarissimi etc., cui poscia susseguono quest' altre: Discip„ Quid est Ma-sica? etc. In fine si veggono de'saggi d'antica notazione ridotti nella moderna maniera di scrivere il Canto Fermo.
Guido Aretino. Micrologo, e Antifonario di Don Guido Monaco Aretino, copiato da un MS. antico nella Vaticana dalla Biblioteca della Regina Cod. 1146 e Cod. 1196 da Fra Lorenzo Montini Carmelitano della Congreg. di Mantova 1' anno 1654 in Roma.
Il Codice presente è una collezione di frammenti di diversi autori accozzati così a caso, cui si prepose il nome di Guido Aretino. In esso Codice trovasi il capo XV e XVI del Micrologo non del tutto completi, e frammisti ad altri trattati. Tal MS.pare della line del XV secolo incirca.
Il Codice n. Il90 è assai più antico, siccome rilevasi dal carattere rotondo e separato, che da' periti si giudicò del XIII secolo ; ma alquanto posteriore tuttavia lo dimostra un'opera annessavi del medesimo carattere e composta da Giovanni Monaco inglese, dedicata a Fulgenzio Vescovo degli Inglesi: il qual Giovanni potrebb'esser per avventura, Joann. Thanet Monac. Cisterciens. Cantua-riens. che ebbe fama in musicali cose sotto Eduardo III ovvero VI, assunto al trono l'anno 1320. Comunque sia, il Codice suddetto è per una terza parte assai malconcio dal tempo, sebbene però il Micrologo, e il Dialogo di Guido Aretino siano ben conservati, e intatti. Vi manca tuttavia l'intero principio.
La presente copia contiene quanto appresso :
1. ìncipit Micrologus id est brevis sermo in Musica
Dni Guidonis Aretini Monachi s. Benedicti. Con annotazioni marginali del suddetto Fra Lorenzo Montini. Comprende il Micrologo venti capitoli il cui contenuto può vedersi in un indice volante scritto a mano dal P. Martini, collocato nel principio del manoscritto.
2. Carmina Dni Guidonis Monachi Aretini de Modis
et Intervallis liarmonicis, et denique omnium i/uae in Micrologo traclat, Epitome. Comincia con cinque versi formanti colle iniziali lettere d'ognun di essi il nome GVIDO. Principia il primo di questi versi Gliscuht corda etc. Trovansi da pag. 01-75.
3. incipit Prologus Anliphonarij Dni Guidonis Mo-
nachi. Trovasi da pag. 79-85.
4. incipit Epistola Dni Guidonis Monachi ad Mi-
chaelem Monachum Monasterii S. Mariae in Pomposiam. Occupa da pag. 80 a 101, ma con lacune e mischiamento d'altre cose estranee alla detta Epistola.
5. incipit Dialogus Guidonis de musica compositus.
Comincia con queste parole : d. Quid est musica? Mag. Veraciter canendi scientia, et facilis ad canendi perfectionem via. Trovasi dalle pag. 101 a 130. Codesto Trattato fu trascritto da un Codice
Vaticano segnato N.° 1991. In altro Codice esiste tal Dialogo, ed è della Biblioteca Corsini di Roma, nella Misceli. DCX1I.
I)i tutte le sopraccitate opere abbiamo copia duplicata in un altro Codice del Liceo, dalla pag. 141 sino al fine. L'Epistola a Michele; l'Epitome in versi del Micrologo, col titolo Metrica e con questo principio: Musicorum et cantorum magna est distantia; l'Antifonario e il Dialogo fra maestro e discepolo. Bisogna dunque ritenere che siano copie del Cod. 1140, del 1190, del 1991 della Vaticana.
''^Guido Aretino. In Nomine Summae et individuae Trinitatis incipit Michrologus Dni VuidonÌ8, idest brevis sermo in Musica.
Carmina ejusdem.
Gymnasio Musas placuit revocare solutas.
Vt pateant parvis habitae vix bactenus altis.
Invidiae telum perimat dilectio caecuin.
Dira quidem pestis tulit omnia commoda terrls.
Ordine me scripsi primo qui carmina finxi.
Divini tiinoris totiusque prudentiae fulgore clarissimo dulcissimo Patri reuerentis-simo domino Teobaldo Sacerdotuin ac Praesulum dignissimo Vuido suorum Monachorum utinam minimus quidquid 8eruus et Filius.
Duna solitariae vitae saltim modicain exequi cupio quantitatem, etc.
Questa copia in 4° è tratta da un Cod. di S. Maria Novella di Firenze de' PP. Domenicani, del Secolo XVI,
Notammo già per titolo di quest' opera Brevis sermo in musica Guidonis, conforme sta scritto nel Codice Ambrosiano, e aggiugnemmo un passo dello stesso Guido, donde ragionevolmente potea desumersi che il Brevis sermo fosse opera differente dal Micrologo. Ma qui invece troviamo che non son altrimenti due diversi trattati, ma bensì un solo e il medesimo.
A pag. 57 ha fine il Micrologo, e nella stessa pagina comincia il Ritmo così inscritto : « Incipit Rillimus eiusdem Guidonis. ¦
Poscia alla pag. 82 : incipiunt Regulae de Musica in dialogo ossia per domande e risposte fra maestro e discepolo, precedute dall' Acrostico : » Gliscunt corda meis hominum mellita camenis » Vna virtus numeratos contulit ictus. » In Caeli summo dulcissima cantica fundo » Dans aulae Christi cum inunera voce ministri » Ordine qui dixi me primo carmina scripsi » A. Quid est musica? M. Veraciter canendi scientia, etc. »
Un altro trattato vien dietro al suddetto a pag. 107 con questo principio :
« in Nomine Domini incipiunt formulae Tonorum satis liumiliter pueris explanatae. Quid sii, et quibìts conveniat Musica, etc. » e finisce a pagina 213.
Anche in questo Codice gli esempli con note sono scritti o colle lettere dell' alfabeto senz' alcuna riga, o colle note usate anteriormente a Guido Aretino, con linee tracciate da ordigno tagliente in sulla carta e infrappostavi la linea rossa indicante la chiave di Fa.