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Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna - Volume I

Gaetano Gaspari
Libreria Romagnoli Dall'Acqua, 1890, pagine 417

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   128 TEORICA
   Sotto alla data surriferita vedesi in legno la marca impressoria di Platone de' Benedetti, v
   Trascriviamo qui appresso alcuni squarci notabili dell' opera :
   Car. 2. « e nulla dieeui auanti a lui. A nei laudani » cum gli altri diseipuli ad audire : quando publico » cum tanta subtilita dilucidami questa delecta-' » bile scientia di musica : alla qual mai sei stato » capace: forsi colpa della tua peruersa anima : »Tecc. » (Notisi die il Ramis era già partito da Bologna prima del maggio dell* anno 1191. Anzi assai prima).
   Car. 2, a tergo. « E non ti ricorda quando al mio » doctissimo maestro mostrasti certe tue coinpo-» sitione composte cum tanta ignorantia : che tu » non concordaui il corra cum il soprano. Ma » se el tenore era quinta o terza cum lo soprano » lo contra era quinta sotto il tenore : che ueniua » a essere una nona: o una septima cum lo so-» prano : e perche il mio maestro humilmente te » disse no monstrar questi t.oi canti fora tinche. » non hai imparato un poco: te adirassi: come » pessimo a la paterna corectioe : e di questo ne » testimonii ueri Misser pietre gneto don Zohanne » da terracina tuo compagno e Don Zollane an-» tonio peccora che allora era cantore

  •    Car. 7. « Rimproverandosi dal Burzio Bartolomeo Ramis perchè avea proposta l'abolizione «lei sistema essacordale di Guido Aretino sostituendo alle otto corde della scala le sillabe Psal. li. tur. per. ro. ces. is. tas. cosi vien da Spataro difeso il suo maestro: « Il mio pareia, dice nel capitulo. VII. » tractato primo : et anchora capitulo primo » tractato terzo : come dici tu essere grosso » principio una cosa tanto degna quale ha cussi » degna conclusione : per la quale li noni possono » prestamente uenir a cognitione della uerità. .» Senza quelle ambage di mutatióe che_ causano » per le uoce del tuo Guido. Ma tu no sai che » dire e però io per la parte tua uoglio mouere » li dubii che ci possine occorrere : cioè o nero » che per queste syllabe se muta qualche cosa » della essentia del canto : O nero che sono più » difficile per essere più che sei Quanto al » primo dubio se tu non sei ignorante come tu » mostri o se pur sei più che non mostri nidi che >» toni o nero semitoni o altre specie non se niu-» tano. El secundo ecc. »
       Car. 14. « Legi un poco quella piena doctrina del mio » Pareia et intenderai la uerità , che za erano » diece anni che hauea facto quel libro : et an-» chora no lo uoleua porre fora: se non che » tanto furono li preghi de li amici : che quasi » la terza parte diuulgo: e sempre a me dieeua. « lo sto più vigilante per liuar via : che per » azuzere ecc. »
       Car. 22. « E ben che-tutti li musici che son stati » dopo Guido te siano contra: e quelli che hogi » di uiueno : come Tintoris musico adequato : » et otbi : lo quale tu tanto laudi nel capitulo » XXI. ecc. »
       Car. 23. « Aduncha bisogna che siano le mutatióe » come uogliono li seguaci de Guido: et. io ti ho » mostrato la ragion perche. É cussi e bisogno no » siano tante : quante lo principe del li musici » dice nel capitulo 1III del tractato secundo: nel » quale si troua la ragione euidentissima : alla » qual musico alcuno non po contradire : ma tu » non la intendi : e biastemi cum parole a te » conueniente : e dici ehel mio pareia e calciato » in absentia et in presentia e laudato. Questa e » a tutta Italia una bogia euidente : perche dapoi » che lui si parti da imi senza proportione sonno » le laude sue cresciute excepto da ti inalinolo
       » .....e adesso perchè tu sai che lui è a Roma
       » doue assai più sonno le uirtu sue cognosciute » che qui fra imi: perche ini concorrono Immilli
       » in ciascuna facilità doctissimi : et e tenuto per » maestro delli maestri ecc. »
       Car. 24. «Da ogni generatone sei calefato: e niostra-» to a dito: e dicono ecco don nicolo da lopre-» zuola : et rideno della tua ignorantia per modo » che sei facto fabula al uulgo ecc. »
       Car. 28. « E 11011 dir mai più che Silio Italico per » esser chiamato Italico fusse de Italia : perche » lui fu della terra chiamata Italica cita in
       4 » Hispagna nella prouineia Bethica per doe gior-»Tnat.e distante da la cita Biatia: doue il uene-» rabil mio maestro inique ecc. »
       Questa impertinente critica ha nel fine (c;ir. 18) un capitolo in terza rima in encomio dello Spataro e della musica. Desso è così inscritt > :
       » Carmina Angeli michaellis (le salini benis ad Johanneni Spadarium. »
       L'autografo di quest'opera dello Spataro esisteva in Bologna l'anno 1509, come abbiamo nel Tri-merone d* Ercole Bottrigari, Giornata, terza pag. 11S, laddove parlando d'un antico Antifonario in cartapecora, o vitellina, esistente nell'archivio della Kabrica di S. Petronio, fa dire ad Annibale Melone questo parole :
       » Io volli già molti anni sono vederlo anch' io ('•ine » il predetto Antifonario) di nomitene grandemente y> voglioso per li1 parole del nostro buon vecchio » Giouanni Spataro, che si leggono in quella sua » difesa di Bartol. Ramo alla VIIJ. Correttione » del Fior, libelli di Nicolò Burtio stampata sin « lo anno 1191, la quale ho veduto (passano pochi « anni) scritta di sua propria mano. »
       'lHpatii 1*0 Cniovanni. Ali reuerendissimum in Xpo patroni et D. 1). Antoniu Galeaz. de Bentiuolis sedia apostolieae prothonota-rium 13. M. Joannis Spadarij in musica li umilimi professoris eiusdem musices ac Bartolomei Rami pareie eius preceptoris lione8ta defensio in Nicolai Burtij par-meneis opusculum. ( In fine): Impresso ne Palma et inclita cita di Bologna per mi Plato de Benedeeti Regnante lo Inelyto: et illustre Sig. S. Zohanne ili Bentivogli de laiio. Moccclxxxxi. a dì xvi. de Mazo. iu 4°. Manoscritto.
       Questo manoscritto è una diligente copia dell' opera a stampa, e l'atta al tempo del P. Martini.
       - Errori de Franchino Gafurio da Lodi :
       Da Mae-jjstro Joane Spatario Musico Bolognese : 1 sua ,j deffen8Ìone : et del suo preceptore Mae- stro Bartolomeo Ramis Hispa-,,no. Subtilemente de-J'monstrati. (Lct data seguente è nel rerso delV ulti ma carta del libro): Impressimi Bononiae per Benedictum llectoris Anno domini. m. d. xxi. die. xn. Januarii. in 4°.
       L'opera è di 52 carte numerate da una sola parte, e col Registro da a lino a 0 tutti quaderni eccetto l'ultimo eli'è duerno.
       Il Liehtenthal dicendo nella Bibliog. T. 1°, pag. 137, • che questi) scritto fu come uu segnale ili balla-glia, poteva anco.aggiungere che con esso pagava Spataro il Gafurio 'della moneta medesima con che venn' egli regalato nell'Apologia di Franchino contro il nostro bolognese e gli altri musici suoi concittadini. Meglio ne scrisse il Ff'tis verso il line doli' articolo Gafurio.