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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
128 TEORICA Car. 14. « Legi un poco quella piena doctrina del mio » Pareia et intenderai la uerità , che za erano » diece anni che hauea facto quel libro : et an-» chora no lo uoleua porre fora: se non che » tanto furono li preghi de li amici : che quasi » la terza parte diuulgo: e sempre a me dieeua. « lo sto più vigilante per liuar via : che per » azuzere ecc. » Car. 22. « E ben che-tutti li musici che son stati » dopo Guido te siano contra: e quelli che hogi » di uiueno : come Tintoris musico adequato : » et otbi : lo quale tu tanto laudi nel capitulo » XXI. ecc. » Car. 23. « Aduncha bisogna che siano le mutatióe » come uogliono li seguaci de Guido: et. io ti ho » mostrato la ragion perche. É cussi e bisogno no » siano tante : quante lo principe del li musici » dice nel capitulo 1III del tractato secundo: nel » quale si troua la ragione euidentissima : alla » qual musico alcuno non po contradire : ma tu » non la intendi : e biastemi cum parole a te » conueniente : e dici ehel mio pareia e calciato » in absentia et in presentia e laudato. Questa e » a tutta Italia una bogia euidente : perche dapoi » che lui si parti da imi senza proportione sonno » le laude sue cresciute excepto da ti inalinolo » .....e adesso perchè tu sai che lui è a Roma » doue assai più sonno le uirtu sue cognosciute » che qui fra imi: perche ini concorrono Immilli » in ciascuna facilità doctissimi : et e tenuto per » maestro delli maestri ecc. » Car. 24. «Da ogni generatone sei calefato: e niostra-» to a dito: e dicono ecco don nicolo da lopre-» zuola : et rideno della tua ignorantia per modo » che sei facto fabula al uulgo ecc. » Car. 28. « E 11011 dir mai più che Silio Italico per » esser chiamato Italico fusse de Italia : perche » lui fu della terra chiamata Italica cita in 4 » Hispagna nella prouineia Bethica per doe gior-»Tnat.e distante da la cita Biatia: doue il uene-» rabil mio maestro inique ecc. » Questa impertinente critica ha nel fine (c;ir. 18) un capitolo in terza rima in encomio dello Spataro e della musica. Desso è così inscritt > : » Carmina Angeli michaellis (le salini benis ad Johanneni Spadarium. » L'autografo di quest'opera dello Spataro esisteva in Bologna l'anno 1509, come abbiamo nel Tri-merone d* Ercole Bottrigari, Giornata, terza pag. 11S, laddove parlando d'un antico Antifonario in cartapecora, o vitellina, esistente nell'archivio della Kabrica di S. Petronio, fa dire ad Annibale Melone questo parole : » Io volli già molti anni sono vederlo anch' io ('•ine » il predetto Antifonario) di nomitene grandemente y> voglioso per li1 parole del nostro buon vecchio » Giouanni Spataro, che si leggono in quella sua » difesa di Bartol. Ramo alla VIIJ. Correttione » del Fior, libelli di Nicolò Burtio stampata sin « lo anno 1191, la quale ho veduto (passano pochi « anni) scritta di sua propria mano. » 'lHpatii 1*0 Cniovanni. Ali reuerendissimum in Xpo patroni et D. 1). Antoniu Galeaz. de Bentiuolis sedia apostolieae prothonota-rium 13. M. Joannis Spadarij in musica li umilimi professoris eiusdem musices ac Bartolomei Rami pareie eius preceptoris lione8ta defensio in Nicolai Burtij par-meneis opusculum. ( In fine): Impresso ne Palma et inclita cita di Bologna per mi Plato de Benedeeti Regnante lo Inelyto: et illustre Sig. S. Zohanne ili Bentivogli de laiio. Moccclxxxxi. a dì xvi. de Mazo. iu 4°. Manoscritto. Questo manoscritto è una diligente copia dell' opera a stampa, e l'atta al tempo del P. Martini. - Errori de Franchino Gafurio da Lodi : Da Mae-jjstro Joane Spatario Musico Bolognese : 1 sua ,j deffen8Ìone : et del suo preceptore Mae- stro Bartolomeo Ramis Hispa-,,no. Subtilemente de-J'monstrati. (Lct data seguente è nel rerso delV ulti ma carta del libro): Impressimi Bononiae per Benedictum llectoris Anno domini. m. d. xxi. die. xn. Januarii. in 4°. L'opera è di 52 carte numerate da una sola parte, e col Registro da a lino a 0 tutti quaderni eccetto l'ultimo eli'è duerno. Il Liehtenthal dicendo nella Bibliog. T. 1°, pag. 137, • che questi) scritto fu come uu segnale ili balla-glia, poteva anco.aggiungere che con esso pagava Spataro il Gafurio 'della moneta medesima con che venn' egli regalato nell'Apologia di Franchino contro il nostro bolognese e gli altri musici suoi concittadini. Meglio ne scrisse il Ff'tis verso il line doli' articolo Gafurio.
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