BOLOGNESI 71 7
aiuto fraterno: e dopo la morte del Sarti , accaduta nel 1766, per volontà di Clemente XIII, il Padre D. Mauro proseguì la storia interrotta , e fu creato Abate dei Camaldolesi di Bologna. Dedicò il secondo volume dell'opera al Pontefice Ganga-«elli ; e lavorò indefesso pel terzo. Nè tralasciò i doveri di superiore , facendo rinnovare la Chiesa e il Monistero de' Santi Cosma e Damiano in Bologna. Del 1783 passò privato al Convento di S. Severo in Perugia , dove morì d' apoplessia il ao gennaio 1790, avendo anni 6a e 9 mesi.
E degno del nome di Claustrale fu Ferdinando da Bologna, de'Minori Osservanti, il quale predicò , fu Visitatore della Provincia Aquilana e Milanese, nonché di quelle di Alessandria e dì Roma, dove fu scrittore della Curia Generalizia. Nel 1693 era Definitore a Bologna, e Guardiano poi all'Annunziata ; e quivi morì in concetto di dotto e diligente claustrale il primo di marzo 1720, avendo poco più di sessant' anni.
Giureconsulto celebre fu Gian Andrea Grimani, lettor pubblico e leggista pratico, morto nel 1 723 e seppellito in Santa Maria Maggiore; buon Causidico D. Luigi Gualandi di Paolo, lettor pubbli-00, Canonico di S.Petronio, difensore de'rei presso il Foro Vescovile, e Consultore del Sant'Uffizio; il quale esimio giureconsulto morì in Roma nel Maggio del 1793 , quasi improvvisamente; Lettore di Filosofia e coadiutore al P. Collina nella Scuola di Nautica fu Giacomo Mariscotti, idrostatico del Pubblico , dichiarato nobile di Bologna nel 1777, e morto nel 1790; Mazza Vincenza, Governatore del Dazio delle Dogane, fu dell' Accademia dei pittori , amico di Ercole Lelli, amatore delle cose d'Ornato, d'Architettura e di Prospettiva, e morì nel .1791.
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