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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   Bolognese Pietro Artusini insegnava leggi canoniche in Perugia, il nostro Bel visi era alla Cattedra primaria delle leggi civili nel medesimo Studio. Egli però desiderava di ritornarsene alla patria per chiudervi tranquillamente i giorni: ciò che non ottenne se non del i3aj, dopo ristabiliti i Capitoli fra gli scolari e lf intero corpo dell' Università. E tanta fu la stima che tostamente si guadagnò dalla comune de' cittadini , che fu emanato un decreto pel quale Jacopo ed i suoi parenti venissero cassati dal libro de* banditi, e scritti e ritenuti in quello de' Geremei. Nè solo con molta onoranza stette in patria a dar lezione dalla cattedra , ma servì la patria in qualità di Ambasciatore. E fu a Venezia per comporre certe questioni di traffico fra quella repubblica e la reggenza Felsinea: e venuta quindi la Città, per volontaria dedizione, in arbitrio del Cardinale dal Poggetto Legato Apostolico, il nostro Jacopo fu molto estimato da esso Cardinale , e consultato come uno dei più riguardevoli giureconsulti che fossero allora in tutta Italia. E del i33i, volendo il Porporato Bertrando modificare gli Statuti della Città, diede questa cura principalmente al Belvisi ed a tre coadiutori. Finalmente, partito il Cardinale dalla Città, ed entrato l'anno i335, uscì di vita il nostro Jacopo, lagri-mato da tutti i buoni, ed onorato di esequie pubbliche nel Santuario di santo Stefano, dove fu calato nel sepolcro, in che da più anni 1' attendeva la sua diletta compagna.
   Avendo parlato del Belvisi, sarà bene che diciamo parola di Pietro Cerniti o Cernetti, che abbiamo accennato essere stato emulo e compagno del sullodato. Questo Pietro fin dal i3o3 veniva chiamato col titolo di Giudice; ma non poteva ottener laurea nè venir ammesso al Collegio, perchè appunto i dottori collegiati non volevano accresciuto il proprio numero. Ma dopo replicate istanze , si ottenne rescritto favorevole per quanti veracemente meritasser la laurea, e fu tra questi il Cerniti :
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