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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   ma dalla terra in cai nacque, e che valse ad illustrare. Fu questi Pietro da Unciola od Anzola, che ebbe a genitore un tal Giovanni di Lorenzo, Notaio pur esso. Pietro era Dottore di notarla nel r3oi; e dopo undici aoni, dimorando in casa di Guglielmo Accursio, fece il suo testamento ; e pooo appresso morì. Questo Pietro, quantunque più giovine del gran Rolandino Passaggieri, gareggiò talvolta con lui, e proseguì 1 * Aurora incominciata da Rolandino ; scrisse ancora dei commentari sopra il Trattato de'Notai, dello stesso Passeggeri, ed un altro lavoro sui Giudizii, che potrebbe quasi dirsi un commento all'Arte ed alla Somma del prelodato Rolandino.
   Ai Leggisti ed al Notaio aggiungeremo un medico, che fu Tommaso di Orio Arienti, adottorato del j38o, ed ammesso dopo sei anni al Collegio della Facoltà. Di lui non può dirsi estesamente, poiché non ne parla che 1* Alidosi, il quale narra che stando egli lettore di Medicina e di Chirurgia nel ]3go, fu da un servitore infedele e bramoso dell'oro, insieme colla moglie ed un figliuolo trucidato ; avendo lasciato alla sua morte un volume sui morbi e sulle medicine, del quale ragiona Pier d'Argelata nel suo libro della Chirurgia.
   Ma poco dir possiamo de' medioi Bolognesi nel secolo quartodecimo ; poiché quest' arte della salute , non era nei tempi di mezzo, nè da noi , nè da altri convenevolmente coltivata. Laonde ritorneremo ai giurisprudenti, ed accenneremo Pino Artu-tini, che nei quarto lustro del secolo che veniamo chiudendo era chiamato ad insegnare nell'Università di Perugia, dove trovava competitore quel Jacopo Belyisi, ohe fu bellissimo luminare della Felsinea politica. Quando morisse l'Artusini non sappiamo: solo diremo, per riportare la verità, che egli dettò alcune questioni d'importanza, delle quali parlano il Montalbani, l'Orlandi, ed il Mazzucchelli.
   E qui verremo a toccare di tre illustri degli Azzo-guidi, j quali tutti ebbero il nome di Macagnano.
   v^