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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   ai quàli rimase tutore un Giovanni CaMerìni nipote del nostro giureconsulto.—-Ma non fini il Cal-derini col finir della vita : lasciò parecchie opere di legge, le quali tutte danno fede di sua molta sapienza : onde a ragione 1' Ancarano, siccome dicemmo , lo pose primo dopo il chiarissimo Baldo. • Ora , che noi abbiam detto di Giovanni d'Andrea e dei suoi primi discepoli , diremo di un altro cospicuo, nipote del Mugellese, e che da tutti è conosciuto col nome di Monsignor Andrea da san Girolamo. Chiamossi di questo titolo, perchè così volle 1' avolo suo, divotissimo del Santo Dottore ;• ed ebbe la scienza del suo antenato e l'umile bon-tà del protettore superno. Andrea entrò al Collegio Canonico nel i353, e fu del Capitolo di san Pietro: e dopo dieci anni venne creato Vescovo di Volterra. Da questa Chiesa passò a quella di Tricarico, poi a Ceneda, la cui Diocesi governava egli del l38i: Quivi scriveva il suo testamento in buona veochiez» za ; e dopo cinque anni placidamente si addormì nel Signore.
   Dell'Ordine de'Predicatori sorse in questo secolo un nuovo felsineo che fu detto Angelo da Bolo* gna, il quale fioriva intorno al i33o, e che lasciò alcuni commentari sui quattro libri delle Senten^ te » ed alcuni sermoni. Uno di questi si serba manoscritto nella biblioteca dei Monaci di sant'Eme-rano in Ratisbona, ed è un elogio di un tale dei Mantovani. Una disputazione di Frate Angelo so^-pra un editto dei banditi del capo, conservasi fra i manoscritti che Cristina di Svezia donò alla li» breria Vaticana. E di lui pure si conoscono sei so± netti, fra i quali uno tratto da'pensieri del Petrarca, ed un madrigale sulla miracolosa Madonna del Mondovì a Vico. Non si sa bene in qual anno morisse Frate Angelo, ma certamente alla fine del secolo quartodecimo si era già elevato sopra le nebbie di questa valle del pianto.
   E parleremo d'un Notaio, che alla maniera di tutti gl'insigni, non prese nome dalla propria famiglia, Annal.Bol. T I II. 8o
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