BOLOGNESI 271
ftiolta pietà ; Melchiorre Canonico della Cattedrale Baldassarre Leggista e Dottor Collegiato; Federico, Suocero del famosissimo Giovanni da Legnano ; e Gaspare esimio Dottore.—Lo splendor del linguaggio e la celebrità del sapere nel diritto Canonico ebber fruttato a Giovanni non pur onori in patria, ma ogni genere di privilegi e distinzioni da sommi Pontefici e da altri sovrani. Nel i34o, e probabilmente anche prima era del Consiglio Generale ; più. tardi fu due volte fra i Sapienti della Tribù di Porta Procula. Nel i35p, dopo che l'Oleggio turbolento tiranno fuggì di Bologna, perseguitati i Bolognesi dalle armi di Bernabò Visconti, scelsero ambasciatori che offerissero al Papa in Avignone il dominio di Felsina e 1* obbedienza del popolo ; e fu tra essi Giovanni Calderini, il quale fu pure ambasciatore ad Urbano V., quando questo nuovo Pontefice venne assunto al soglio di Pietro ; e da questo Gerarca venne esonerato da ogni peso materiale e reale , e confermato Conte Palatino, il quale titolo da Carlo IV. di Germania aveva ricevuto. In una parola a tanta fama salì presso dei Principi contemporanei , che il celebre Cardinale Albornozzi ed il nipote Gomezio, Rettore di Bologna, frequentemente prendevan consiglio da Giovanni ne* più gravi affari della reggenza felsinea. Gli storici più accreditati dicon lui uomo di santa vita e di grande sapere, e lo dichiarano spezialmente benemerito del Jus Pontificio, che molto illustrò leggendo in cattedra, e disputando e scrivendo.— Visse fino al i365, nel quale anno morì pur esso di pestilenza, come accadde ben tre lustri prima al suo diletto maestro, e vero padre per adozione. Venne seppellito nella Chiesa di san Domenico, dove riposava il d'Andrea, e dove più tardi discese ancora Gaspare Calderini, figliuolo a Giovanni.
Questo Gaspare9 nato secondogenito nel i343, fu tanto celebre nelle leggi, e di special guisa nel Diritto Canonico, che Pietro Ancarano, il più grande