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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   6a5
   volendo comporre la quistione, ne fece arbitri i Bolognesi , Marco degli AÌbiroli ed Antonio da Castello, che accomodarono la differenza, sentenziando in favore di qnelli di sant'Agata.—E nel tempo che questa dissensione cessavasi, i nostri facevano festa perchè il Gran Conestabile Alberico da Barbiano aveva preso Castello Oriolo , che fu già di Astorre Manfredi.— Ed una quistione fu pur composta fra il Monastero di Nonantola ed il Senato di Bologna, per alcune terre in Trecentola, al Ponte Dosolo ed al Bosco di Casumaro , che tenevano i Bolognesi, e che Delfino Gozzadini Abate di quel Monastero pretendeva spettassero al suo Convento : la quale causa fu esaminata dai più abili giuristi d'allora , e fu giudicata favorevolmente pei Monaci dell'Abbazia.
   Fatto questo, si celebrarono le convenzioni ed i patti fra gli uffiziali della Pace del popolo di Bologna e di tutta la plebe, ed i famosi Capitani Pietro Farnese e Tommaso de' Trotti ; le quali convenzioni furono le seguenti: „ Che i detti Pietro e Tommaso aver dovessero la condotta di cinquanta lance, tutte d'uomini veterani ed esperti, con tre cavalli sufficienti per ciascuna lancia, e collo stipendio di quindici fiorini per ogni lancia, a patto che non vi fosse nessun Bolognese nè del Distretto o del Contado. Nel qual numero di lance sarebbero due trombetti. Stabilirono ancora che avanti la fine di tal condotta fossero tenuti manifestare agli uffi*-ciali della pace ed agli Anziani se intendevano venir confermati o no nel loro uffizio. E giurar dovevano di esser fedeli e servir bene il Comune di Bologna in tutto il tempo di lor condotta, procurando che i soldati abbiano cavalli ed armi, e vadano dove gli uffiziali della pace o gli Anziani imporranno loro; promettendo dar nelle mani del Comune quanti assassini, ribelli o banditi cadessero in loro potestà. E finalmente (cessando dal lor servigio) giurerebbero di non pigliar mai le armi contro la Città e la Provincia di Bologna.
   Armai. Boi. T. III. 70
   v^