Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Terzo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (606/719)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (606/719)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   6io
   ANNALI
   ANNO DI CRISTO 1398»
   I collegati non mancavano di fare provvedimenti per difendersi dal Duca di Milano: ed il signore di Mantova attendeva con ogni studio a munire Bor-goforte riacquistato ; al qua] signore mandarono i nostri cento guastatori condotti da Ugolino dell' Abbaco, acciocché 1' avessero a servire per un mese (17 Gennaio). — Intanto Giovanni de Lapis e Francesco de' Foscarari agenti del Senato di Bologna, scrissero agli Anziani che il figliuolo del Carrara signore di Padova, faceva istanza che i galeoni si confirmassero pel terzo mese : e gli Anziani risposero: = Abbiamo ricevuto, esaminato ed inteso da tre vostre lettere sotto la data di Venezia, del la, iS e 14 del presente mese di Febbraio ; e ci pare di rispondere in questa forma: Circa la riformazione delle Galee e de' Galeoni nostri per un mese, com'è domandato, vi diciamo che per la riformazione che noi abbiamo, ci pare non sia bisogno di tanta spesa, sì perchè di già si è fortificato e riparato il Ponte di Borgoforte , colle parti circostanti ; e con meno della metà di detta spesa si può il detto Ponte difendere e mantenere; e tanto
   Ì>iù perchè siamo avvisati che il Duca non rinforza e sue genti per acqua. Nondimeno perchè sempre siamo stati, siamo e saremo disposti all'onore dello stato della lega, ed alla conservazione e difesa dello stato del signore di Mantova, non vogliamo deviare dal consiglio e parere degli altri collegati , e di quella eccelsa ed illustre ducal signoria di Vine-gia, alla cui disposizione ci rimettiamo , sperando ch'ella sia commendabile e perfetta: dimodoché se alla detta repubblica piacerà sia bene diminuire la spesa prefata, per isparagno della guerra, e per poter sovvenire alle occorrenti necessità, si faccia ;
   v^