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ANNALI
all' astuzia del nemico per atterrare il suo Ponte, deliberò di rendere pan per focaccia, facendo il simile a lui; ma con industria maggiore. Laonde un giorno, veduto di avere il vento propizio, fece con ogni celerità caricar molte zattere di fascine, cui frammescolò della pece ; ed appiccatovi il fuoco, giù le lasciò pel fiume discendere. Le quali zattere urtando ne' sostegni del Ponte , non procedettero più oltre, e il fuoco appiccossi a tutta quanta la costruzione, e la crollò nell'acqua, senza che i Mantovani la potessero salvare; anzi moltissimi uomini ( per non dire un buon migliaio col Ghirar-dacci ) volendo forse impedir l'incendio, ne caddero vittime. Così, arso il Ponte inferiore, potè il Del Verme conquistare Borgoforte, con molta sua gioia e con dolore del Gonzaga (14 Luglio).
Ed esso Gonzaga, vedendosi a mal partito, mandò suoi messaggi a Venezia, ed ebbe amorevoli promesse da quella repubblica ; ed il Carrara di Padova , passando da Ferrara, da Bologna e da Fiorenza , impetrò soccorsi pel signore di Mantova in pericolo, ed ebbe artefici meccanici, che con quelli di Venezia furono a ricostruire quanto era stato guasto per 1' astuzia guerresca del precitato Del Verme. Ed in Bologna , giunta una lettera dello stesso Gonzaga, dove narra il fatto accaduto , e dove chiede soccorsi, quivi si radunarono conesta-bili e soldati di 1 ' alleate genti, i quali
per soccorso di Mantova, e giunti colà, fecero tutti sulla piazza la loro mostra.
Intanto gli stessi collegati apparecchiarono nell'Agosto una nuova condotta di pedoni per servigio della lega, cioè di Fiorentini, Bolognesi, Padovani, ed Estensi, con queste convenzioni : n Che ciascuna condotta di pedoni sia di venticinque squadre col lor conestabile, e la propria insegna: che a ciascuna insegna di venticinque squadre siano due caporali nelle armi sufficienti ed esperti, armati di buona corazza r bacinetto , collare , braccialetti ,
giurarono fedeltà
tutti poi si partirono
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