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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
contegno, e praticando l'estesa parentela d'\ mia Moglie, nata Gibbs.
Da turista coscienzioso, scorrazzai per l'Egitto in lungo e in largo, tentando punte nei paesi confinanti, e perlustrando il vicino Oriente.
Una delle prime spedizioni fu organizzata per visitare l'oasi di Karga, raggiunta per mezzo di una carovana che mi fece rigustare la gioia ineffabile del deserto, dal fascino incantevole. Da Karga, con mia figlia Lucy e con amici, ci recammo a un'oasi minuscola, e nel tragitto fummo sorpresi da un turbine di sabbia che ci accecò e ci fece perdere la strada.
Da Bulak andammo a Gavr el Zagan, un vecchio tempio egizio oramai ridotto ad abitazione di famiglie arabe. A Bulak assistemmo a un matrimonio arabo, che si presentò come uno spettacolo assai interessante. Dinanzi agli invitati, fra i quali eravamo, cantavano e danzavano partecipanti alle nozze, accompagnati nelle loro cadenze dal suono assordante di tamburi e di pifferi, e dallo stranissimo urlare di donne, che intrecciavano il loro grido da un lato all'altro d'un cortile. Tutta la scena poi, era illuminata dal chiarore di torcie. La sposa si presentò pure a danzare, il corpo avvolto in un manto che,