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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO XII
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Brava pasta d'uomo il Magistrato nuovo eletto, si compiaceva del proprio eloquio; recitava distici italiani e latini di sua fattura; verseggiava, e distribuì ai colleghi un epitalamio da lui composto per nozze. Lo commentammo a cena con Gaetano Negri e Fogazzaro, soffermandoci ai due versi:
Tu vigila, o Peppina, e Tu, o Leone Del vostro navicel reggi il timone
Versi che; come spiritelli maliziosi^ si intromettevano ogni qualvolta il buon Presidente, ci onorava delle sue dissertazioni.
Quella serata con Negri e Fogazzaro rimase per me indimenticabile, perchè i due poderosi ingegni intavolarono una discussione sul divorzio, favorevole il primo, contrario il secondo.
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Ebbi parecchie occasioni, durante la mia vita parlamentare, tanto alla Camera quanto al Senato, di assistere a cerimonie militari, con intenso gaudio dello spirito, sempre compreso di infinito affetto per l'Esercito.
Niella ricorrenza del cinquantenario della