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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO XII
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i titolari destinati al Tesoro e alle Finanze, qualora la combinazione attecchisse. Sonnino voleva gli Interni, per poter rintuzzare, diceva, gli attacchi dei radicali di ogni tinta, ai quali era inviso. Nessun ragionamento riesci a smuoverlo.
Nel 1906, mentre conversavamo in Senato a tu per tu, Sonnino se la prese con Zanardelli e con Giolitti; attribuiva alla loro condiscendenza verso i partiti estremi, l'imperversare degli scioperi e l'agitazione demagogica, negli anni di loro permanenza al potere. E io obiettai come a lui risalisse un po' di torto, per aver respinto le proposte di Saracco, e concorso ad abbatterlo, mentre se avesse accettata una conciliazione, le cose, probabilmente, si sarebbero avviate diversamente.
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Prova della debolezza dei governanti di allora, e della loro remissività dinanzi alla nefasta propaganda sovversiva, mi venne dimostrata anche in un incidente avvenuto a Varese, mentre si stava allestendo la seconda mostra regionale.