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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   di via XX Settembre regnava la confusione, la sfiducia, e non si sapeva come porre un argine alla valanga delle scadenze.
   Sonnino con tenacia incrollabile, con attività instancabile si accinse a riparare al disastro. La sua comparsa rincuorò i funzionari, e frenò subito la licenza negli uffici.
   Per non essere disturbato nel porre un termine all'accumularsi dei debiti, anche a costo dei più gravi sacrifici per i cittadini, e, per evitare influenze e pressioni, egli non pose anima viva a parte dei suoi calcoli. Ai segretari più intimi, dava da ricopiare le bozze, sostituendo cifre immaginarie alle vere, perchè non avessero ad indovinare il suo pensiero recondito.
   Quando Sonnino comunicò ai colleghi il testo delle misure draconiane da lui escogitate, molti, costernati, lo scongiurarono di attenuare almeno la rigidità di talune disposizioni. Sonnino fu inflessibile. Detti ministri allora, si posero attorno a Crispi, facendogli più o meno apertamente capire, come convenisse buttare a mare il ministro delle Finanze.
   In un memorabile Consiglio, dopo che ciascun ministro ebbe esposte le ragioni per cui