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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
camera ammobiliata con femminile accuratezza, ma ingombra di una faragine di carte.
— Alzati e seguici a Roma — gli dispero.
Ed egli a ricusarsi, protestando:
— Come posso venire? Ho cause da discutere; e poi non voglio più saperne di politica. —
Dopo molte discussioni, recriminazioni e proteste, i delegati riescirono a convincerlo a ritornare alla capitale. Durante il viaggio, però, non lo perdettero mai di vista, accompagnandolo quale un delinquente, per tema non avesse a cambiar proposito.
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Quintino Sella, con quel risolino bonariamente beffardo, confessava:
— Io preferivo fare la voce grossa e minacciare, a parole, di agire severamente contro i perturbatori dell'ordine, salvo ad essere poi mite nei fatti. —
Zanardelli, invece, si scalmanava per sostenere la tesi del reprìmere e non prevenire.