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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   del partito conservatore, partito al quale egli stesso apparteneva, che non quelli iscritti alla sinistra.
   Non essendo stato uomo d'azione, vedeva brillare le medaglie al valore, nelle circostanze solenni, con un senso direi di rammarico, non sapendo come meglio definirlo. Senso di rammarico condiviso da Quintino Sella, per sua stessa confessione, e sebbene il contributo della sua mente, nell'epopea della nostra redenzione, abbia molto pił potuto valere che l'efficacia del suo braccio.
   Geloso custode delle prerogative della Camera, il Biancheri non ammetteva il minimo strappo al regolamento, e ai suoi diritti. Egli era, sopra tutto, preoccupato di non lasciarsi sopraffare dal Farini, divenuto Presidente del Senato, e, come tale, avente il diritto di precedenza. I due illustri uomini si scambiavano epigrammi saporitissimi, accusandosi vicendevolmente di isterismo e di suscettibilitą atrabiliare. Per nulla al mondo, il Biancheri si sarebbe fatto sostituire da un vice-presidente, nelle cerimonie ove sapeva sicuro l'intervento di Farini.