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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
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condizioni del nostro paese, e, secondo la mala abitudine invalsa in taluni, i commensali ne dissero di tutti i colori contro questa povera Italia, incapace di competere, in nessun modo, con i suoi potenti vicini.
Mi sfiatai a contraddire le accuse, a difendere il prestigio della nostra Nazione. Solo assentii, ridendo, quando il faceto napoletano, per provarmi l'insipienza del governo e in appoggio ai suoi argomenti, mi citò il fatto d'essere lui stato creato senatore: si può dare maggiore scemenza? » ; aggiunse, con fare ingenuo. Ci separammo oltre la mezzanotte rauchi e pur litigando.
Al mattino rividi i detrattori, mogi, e con aria dimessa. All'asciolvere avevano raccontato per celia, e mettendomi in burletta, al loro anfitrione, la disputa della sera precedente. L'americano li aveva severamente redarguiti. Con alla mano statistiche e fatti, aveva dimostrato come il progresso dell'Italia dal suo risorgimento in poi fosse stato rapido, sicuro, continuo. Ed aveva concluso il suo dire, con questo vaticinio : « l'Italia fra cinquantanni sarà alla testa delle Nazioni ».