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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO IX
con le dame, gli artisti, gli stranieri, prevalevano gli argomenti geniali, con salutare sollievo per l'intelletto.
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La nomea di arbitro in materia di beghe, mi aveva preceduto alla Camera. Fui tosto messo alla prova da Felice Cavallotti. Io non aveva con lui attinenza alcuna, e rimasi quindi alquanto sorpreso, quando pregò Ferdinando Martini e me, di servirgli da padrini in una vertenza insorta con il duca di Cesarò, deputato della Sicilia.
Cavallotti era stato vivacemente attaccato da un giornale palermitano, e invece di pigliarsela col direttore o coli'autore dell'articolo, faceva risalire la responsabilità delle invettive a chi somministrava i fondi al giornale, cioè, secondo lui, al duca di Cesarò.
A testimoni di quest'ultimo furono scelti Domenico Farini, e il concittadino Paterno. Ambedue i nostri primi, temibili tanto per la facilità oratoria quanto per la foga sul terreno, volevano battersi a tutti i costi, mentre noi quattro secondi, eravamo altrettanto fermi nel prò-