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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
poi, il Correnti trovò i suoi indumenti stesi sulla sedia dove li aveva posati, cavandoli dalla valigia.
Se le sue distrazioni erano fenomenali, il suo ingegno però era strabiliante. Al Congresso pronunciò un discorso tanto magistrale, tanto superiore a quello degli altri, che fu coperto d'applausi, ed ebbe calde congratulazioni da Sua Maestà, che, sorta in piedi, lo pregò di rimanere sempre al suo fianco.
Al circolo serale, Leopoldo e la Regina Maria s'intrattenevano, generalmente, con i personaggi di maggior conto, mentre noi, segretari, ci raggruppavamo alla estremità opposta del grande salone. A un tratto la Regina pianta i parrucconi e, per la diagonale, viene diritta a me, e si trattiene a discorrere animatamente e a lungo. Generale fu lo stupore per l'inattesa mossa, e viva la curiosità per conoscere cosa mai avesse potuto attirare Sua Maestà verso il giovanotto italiano. La spiegazione era semplice: figlia dell'Arciduca ex viceré di Lombardia, la Regina Maria aveva vissuto a Milano da fanciulla, e saputomi milanese, non aveva resistito alla tentazione di informarsi delle famiglie da lei frequentate, dei progressi della