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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
Arrivato a Genova, ebbi il cuore straziato dal più doloroso annuncio. Mio Padre era spirato tre giorni innanzi, col mio nome sulle labbra, senza che io avessi potuto baciarlo e comporlo sul letto di morte.
Egli era universalmente benvoluto per la inesauribile bontà del suo animo. Egli prodigò tutto sè stesso nel servire la Patria. Egli si innamorava delle novità, e s'impegnava a diffonderle, avendo il progresso del Paese in cima ad ogni pensiero. Devoto agli amici sino al sacrifizio, degli affetti che ispirò raccolsi larga eredità.
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Trovata chiusa la XIIa Legislatura, al mio arrivo, subito ebbi a intraprendere la nuova campagna elettorale. I votanti erano intorno a mille; tutta gente più o meno agiata. Come candidati non si spendeva un soldo, ma in compenso si dovevano visitare gli elettori casa per casa, ed assoggettarsi ad esigenze potatone. Prima di incamminarmi alla conquista dei voti, mi era necessario quindi, in un certo qual modo, di sug-