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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Una banda di briganti kirghisi aveva assalito il tarantass. L'ardito polacco li aveva per poco tenuti in rispetto, sparando con la rivoltella, mentre il Gighit, mettendo i cavalli alla carriera, tentava di raggiungere la stanizza. Ma finite le cartuccie, i briganti avevano fermato l'equipaggio, lardellato colle lancie il povero giovane, e, svaligiata la carrozza, condotto via il russo, il Gighit e i cavalli; quanto al polacco, non potendo egli tenersi in sella, in causa delle numerose ferite, gli avevano tagliata la testa.
   Á́'aul, durante la notte, il Gighit propose al russo di fuggire, ma il poveretto, inebetito dalla paura, ricuṣ, e di lui nulla più si seppe. Fu il Gighit che potè giungere salvo alla stanizza, e narrare i particolari.
   Io mi soffermai a Varsavia a recare al fratello del povero polacco il conforto, almeno, di sapere che esso aveva passato gli ultimi mesi della sua vita a Tasckent, in libertà.